7.0
- Band: OMNIUM GATHERUM
- Durata: 01:07:40
- Disponibile dal: 25/10/2004
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Anche se il ‘grande pubblico’ si è accorto di loro solo nel 2004, anno della pubblicazione di “Years In Waste” sotto l’egida della Nuclear Blast, l’esordio discografico degli Omnium Gatherum risale ad un paio d’anni prima con l’uscita dell’EP “Steal The Light” (ri-registrazione dell’ultimo demo) per la Rage Of Achilles, seguito l’anno dopo dal primo full-length “Spirits And August Light”: entrambi i lavori saranno ristampati come un unico CD dalla Nuclear Blast, ed è di questa edizione che ci occupiamo qui. Partendo dall’EP, i due highlight sono indubbiamente “Candles For Giordano Bruno” e “Ammo”, due pezzi in cui si intravede la vena simil-prog che diventerà il loro marchio di fabbrica, anche se sono ancora evidenti le influenze di connazionali più affermati, Children Of Bodom in primis. Rispetto agli Insomnium, più legati alla scena di Gothenburg di metà anni ’90, gli Omnium Gatherum si presentano con un sound più diretto e in cui il peso specifico delle orchestrazioni è notevole (pur non avendo un tastierista ufficiale in formazione), anche se l’approccio è più raffinato ed evocativo di quanto portato alla ribalta da Laihio & co. Pur senza brillare per particolari innovazioni e considerando i limiti dell’epoca (su tutti il growl del cantante Antti Filppu, non a caso sostituito dopo il secondo album), ancora oggi canzoni come “The Perfumed Garden”, “Amor Tonight” e “Wastrel” meritano una riscoperta da parte degli appassionati del genere, quantomeno per apprezzare i gustosi solo del mastermind Markus Vanhala e gli sfiziosi arrangiamenti del tastierista ospite Mikko Pennanen. Il futuro, grazie anche a qualche aggiustamento nella line-up, riserverà loro maggiori soddisfazioni, ma nonostante tutte le sue imperfezioni il ‘calore’ di questo album lo rende una sorta di unicum nella discografia del quintetto di Karhula.