7.0
- Band: ONE OF NINE
- Durata: 00:44:54
- Disponibile dal: 31/10/2025
- Etichetta:
- Profound Lore
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E’ un nome che serpeggia piano piano ma costantemente, quello degli One Of Nine. Il debutto “Eternal Sorcery”, uscito nel 2023 su Wolves Of Hades, non è stato un titolo da subito chiacchieratissimo o iper-pubblicizzato, ma tramite il passaparola degli appassionati si è guadagnato una sua reputazione.
La band americana infatti si è presentata al meglio in un territorio specifico, ovvero un black metal epico dal sapore medievale e filologicamente tolkeniano fino all’osso, musicalmente imparentato con la tradizione di Emperor, Abigor, Summoning, vecchi Dimmu Borgir, Godkiller e Gehenna.
Nonostante quindi si tratti di un genere molto codificato ed affollato che ha avuto un boom e poi una conseguente fase di evidente declino, non è una novità che ci si trovi di fronte ad una sorta di rinascita di questo tipo di black metal. A differenza di altri generi però, visto che quasi tutte le grandi band in questo caso non portano più avanti la bandiera, il compito tocca a realtà più giovani ma rispettose delle caratteristiche originali, sia quelle musicali che quelle estetiche.
Non a caso, come ospiti nel nuovo “Dawn Of The Iron Shadow” dei misteriosi cinque statunitensi, troviamo altra realtà interessanti di questo ‘nuovo’ black metal come Hulder e Lamp Of Murmuur (entrambi a prestare la loro voce impersonando Morgoth e Niënor, personaggi de “Il Silmarillion”), senza dimenticarci dell’etichetta del primo album, la citata Wolves Of Hades, casa di altre realtà della stessa nuova generazione come Dodsrit e Gudsforladt. I nostri One Of Nine insomma, tornano con un prodotto decisamente più rifinito del debutto, un po’ più vario e sempre in equilibrio fra black metal melodico, sinfonie, tastiere epiche (talvolta un po’ forzatamente romantiche) e parti narrative. Nuova è invece la label, la rinomata Profound Lore.
“Dawn Of The Iron Shadow” non sorprende, ma è piuttosto un disco rassicurante che ci riconnette con il passato: “Age Of Chains”, con la sottolineatura delle tastiere, cavalca in solenni territori melodic black, seguita dalla più compassata “The Dreadful Leap” e dalla nuovamente veloce “Of Desperate Valor”, brano che diverte con la sua parte midtempo in contrasto con il riff squadrato, condito ancora una volta da abbondanti tastiere.
L’opera prosegue solidamente fino alla conclusiva e più lunga “Death Wing Black Flame”, forse il brano più velatamente malinconico ed atmosferico di tutto l’album, sorretto da un coro in voce pulita decisamente notevole.
In generale, quasi tutti i momenti di “Dawn Of The Iron Shadow” si aggirano attorno ai sei minuti (a parte la narrativa più breve “Bauglir”) e risultano di buona fattura, anche se dopo ripetuti ascolti è difficile soffermarsi su qualcuno in particolare e, in definitiva, è questo l’unico difetto che imputiamo al ritorno degli One Of Nine: una mancanza di qualche momento davvero memorabile.
Disco di buona sostanza, comunque, per una band a cui manca davvero poco per fare il definitivo salto di qualità.
