6.5
- Band: ONIRICOUS
- Durata: 00:36:39
- Disponibile dal: /04/2013
- Etichetta:
- Razorback Records
Cantato interamente in lingua madre, l’esordio discografico degli spagnoli Oniricous è un album di death metal infernale ed old school, il che porta necessariamente alla mente tutti i gruppi che hanno seguito la scia che impila Morbid Angel e Immolation ai primi posti, per poi sfumare in un sostrato omogeneo e fumoso in cui si agitano quelle band che non intendono portare al contesto musicale citato nient’altro che sincera attitudine e capacità tecniche pregevoli, magari a sostegno di un songwriting rigidamente ossequioso della tradizione. Dischi come “Ritos Diabolicos” difficilmente saranno mai capolavori, ma se avete la pazienza d’ascoltarli con sincera passione possono rivelarvi qualche gustosa peculiarità: tonnellate di riff ben concepiti e volti ai tempi che furono, ritmiche veloci il giusto, atmosfere senza tempo (come suggerirebbe il riverbero vintage della voce, memore dei rantoli di Dave Vincent su “Altars Of Madness”), rallentamenti allucinati e assoli stralunati. Seppure organizzati in schemi compositivi arcinoti, questi elementi funzionano debitamente, riuscendo a strapparvi più di uno “scappoccìo”, oltre a qualche ascolto piacevole: pezzi come “Laberinto Astral” incarnano alla perfezione questo punto di vista e, pur costituendo la maggioranza, non tolgono spazio a composizioni come la gelida, annerita “Atrapado En Un Mundo Onirico” (per noi il pezzo più interessante) che hanno il compito di introdurre delle “singolarità scaccianoia”, talvolta arricchite da qualche buono spunto melodico, classico al punto giusto. Come finora implicito, dunque, questo genere di lavori si valuta praticamente da sé e sta a voi riconoscere se tale materiale può interessarvi, essendo chiaramente rivolto ad un pubblico molto specifico; in caso affermativo vi riuscirà facilmente soprassedere sui difetti intrinseci di questo genere di pubblicazioni (scarsa varietà d’atmosfere, impressione di “già sentito”, immobilità stilistica) e godervi la compattezza della proposta musicale, tanto più considerando che si tratta di un debutto.