ONSLAUGHT – Sounds Of Violence

Pubblicato il 18/01/2011 da
voto
8.5
  • Band: ONSLAUGHT
  • Durata: 00:47:08
  • Disponibile dal: 28/01/2011
  • Etichetta:
  • AFM Records
  • Distributore: Audioglobe

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Per chi amasse il thrash ma non conoscesse il gruppo in questione, quello che segue è un breve profilo degli Onslaught. Inglesi di Bristol, cresciuti sulle ceneri del movimento hardcore/punk, nel 1982 diedero vita ad un gruppo con la volontà di suonare metal. Il risultato fu una doppietta di album, “Power From Hell” (1982) e “Metal Forces” (1986), che sono dei classici del genere. Dopo un altro album minore seguì uno stop per poi tornare in pista nel 2008 con “Killing Peace”, lavoro valido con almeno un paio di tracce assolutamente tritaossa dal vivo, dimensione in cui il gruppo eccelle, forte anche dei classici degli esordi. Esaurita la bio – scusandoci con gli intenditori per l’inutile perdita di tempo – veniamo a questo nuovo CD, un autentico killer album dalla produzione massiccia, potente, che esalta il lavoro di chitarra ma che esalta soprattutto la mistura di brani che, sia quando gli inglesi pestano duro sull’acceleratore (una goduria), sia quando somministrano la pesantezza sotto forma di pezzi carichi di groove, formano una tracklist che desta l’attenzione dell’ascoltatore dall’inizio alla fine. Rispetto al passato, oltre a una scaletta che non ha punti deboli, segnaliamo una deriva slayeriana nei pezzi meno concitati come le lente ma granitiche “Code Black” e “Godhead”. Detto ciò non potrete non esaltarvi su pezzi come “Suicideology”, veloce, basata su un riff assassino come pochi se ne sono sentiti nel decennio appena concluso, ma anche su composizioni come “Born For War” e la stupenda “Rest In Pieces”, che presenta un refrain da urlo liberatorio. Ma l’album è una dose di thrash metal che va assunta per intero. Sia pestando duro, sia aggrovigliando lunghe sequenze di note, gli Onslaught tornano ai fasti degli esordi con “The Sounds Of Violence”. Il guanto di sfida ai rivali è lanciato. Vedremo nel 2011 chi saprà fare meglio.

TRACKLIST

  1. Into The Abyss (Intro)
  2. Born For War
  3. The Sound Of Violence
  4. Code Black
  5. Rest In Pieces
  6. Godhead
  7. Hatebox
  8. Antitheist
  9. Suicideology
  10. The End Of The Storm (Outro)
  11. Bomber (Bonus)
  12. Angels Of Death (Bonus)
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