6.5
- Band: OPERA IX
- Durata: 01:10:24
- Disponibile dal: 01/01/2010
- Etichetta:
- Peaceville
- Distributore: Halidon
Spotify:
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Gli Opera IX per vari motivi in Italia possono essere considerati dei pionieri. Formatasi nel 1988, la band ci ha impiegato un po’ di anni a debuttare, ma da quel momento ha scritto dei capitoli importanti nella storia del metal estremo italiano. “Sacro Culto” è il secondo album degli Opera IX, uscito originariamente nel 1998 tramite Shiver Records e ristampato nel 2005 dalla Avantgarde Music con un artwork diverso. Stesso artwork, quest’ultimo, che viene riutilizzato ora dalla Peaceville che sta ristampando vecchie produzioni della AvantgardeMusic/Wounded Love. Come già detto per le altre ristampe di questo periodo prodotte dalla Peaceville, che non si è sforzata di aggiungere alcuna novità rispetto alla versione originaria, ha senso impossessarsi di tale release solo se malauguratamente in tutti questi anni non siete risuciti a procurarvi l’album in oggetto. “Sacro Culto” è come un veleno e va pertanto distillato ed immesso nel vostro corpo lentamente, un po’ alla volta, per essere sicuri che l’effetto sia completo. Solo dopo esser entrati nel mondo arcano ed occulto degli Opera IX vi sarà possibile apprezzarlo pienamente. Nella prima parte della loro carriera gli Opera IX sono stati davvero un unicum all’interno della scena: voce graffiante femminile (grazie a Cadaveria), atmosfere arcane che rimandano ad un passato pagano oscuro, passaggi che riecheggiano della tradizione metal occulta tipicamente italiana, un riffing indefinibile che spazia da arrangiamenti tipicamente heavy a passaggi più tipicamente extreme metal come nella conclusiva “Under The Sign Of The Red Dragon”, brano black metal. In questo album sognante troverete richiami ancestrali ai culti della Terra come in “The Naked And The Dance” e dovrete stare attenti alla profondità che potrebbe ingoiarvi, per sempre. “Sacro Culto” è un album che affascina (voto 7/10) perché unico nel suo genere. La ristampa, specialmente in questo caso, è abbastanza inutile dato che solo quattro anni fa questo disco era già stato ristampato…