OPERA IX – The Gospel

Pubblicato il 07/12/2018 da
voto
7.0
  • Band: OPERA IX
  • Durata: 00:54:09
  • Disponibile dal: 17/11/18
  • Etichetta:
  • Dusktone

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E’ un atteso ritorno quello della band piemontese, che torna con un nuovo lavoro dopo uno stop lungo sei anni. Non dovrebbe servire ricordare che gli Opera IX hanno fatto, assieme a pochi altri, la storia del black metal italiano, sfornando diversi capolavori nella prima parte della loro carriera. Della line-up degli esordi è rimasto solo il granitico Ossian, mente ed ascia del gruppo. Avvicendamenti in sede di formazione che ci portano a parlare dell’importante new entry, ovvero Dipsas Dianaria, Serena ‘Moerke’ Mastracco, già fondatrice dei Vidharr, che offre un’ottima prova e dimostra di saper portare agilmente gli ingombranti panni che erano stati di grandissimi musicisti quali Cadaveria e M..
Entrando nel dettaglio di questo lavoro possiamo dire che si tratta di un disco godibile, melodico e piuttosto orientato alle sonorità degli anni ’90, capace di mantenere visibile il trademark degli Opera IX. La titletrack, posta in apertura, è uno dei momenti migliori, ottima sintesi delle caratteristiche principali dell’intero disco, nel quale spicca il lavoro delle tastiere, oscure, spiritate e a tratti vampiresche. “Chapter III” accentua i toni sinfonici e al contempo ci mostra tutta la versatilità della cantante romana, impegnata a dividersi tra scream e voce pulita. Gli Opera IX giocano in casa e puntano sull’atmosfera, prediligendo ritmi cadenzati e contingentando le accelerazioni. In un certo senso questo è risulta anche un po’ il limite dell’album, nel senso che la struttura dei brani è abbastanza simile, e diventa abbastanza facile prevedere come si svilupperanno. Allo stesso modo l’importante ruolo lasciato alle tastiere risulta croce e delizia di questo lavoro, lasciando il dubbio che una loro presenza più contenuta avrebbe giovato alla dinamicità delle composizioni, creando un contrasto tra momenti prettamente sinfonici ed altri più duri. Considerazioni estremante soggettive, che non ci impediscono di segnalare l’interessante l’inserimento di frammenti di liriche in italiano all’interno di “Queen Of The Serpents” e nella conclusiva “Sacrilego”, o di considerare positivamente i molti spunti presenti nell’intero disco. Non è un disco imperdibile ma un buon punto di ripartenza dopo anni di alterne fortune. Ascolto consigliato a chi nel black metal apprezza una buona dose di melodia e di atmosfera che qui si fa più gotica che pagana.

TRACKLIST

  1. The Gospel
  2. Chapter II
  3. Chapter III
  4. Moon Goddess
  5. House Of The Wind
  6. The Invocation
  7. Queen Of The Serpents
  8. Cimaruta
  9. Sacrilego
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