6.5
- Band: ORDEN OGAN
- Durata: 01:01:23
- Disponibile dal: 21/10/2022
- Etichetta:
- AFM Records
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Deve credere fortemente all’ultima creazione dei suoi Orden Ogan – intitolata “Final Days” – il buon Seeb Levermann, per riproporlo, a solamente un anno di distanza, in tutta la sua interezza, ma avvolto da una nuova veste, a mo’ di tributo verso se stessi. In questo “Final Days: Orden Ogan And Friends” troviamo infatti diversi ospiti speciali che si alternano alla voce interpretando nuovamente i vari brani che compongono il disco.
Cosa potrà spingere un appassionato ad accaparrarsi un lavoro come questo, se già in possesso della release ufficiale pubblicata lo scorso anno? Forse “December”, brano iniziale e unico pezzo inedito che troviamo all’interno della tracklist. Il classico midtempo pomposo di scuola Orden Ogan con riff corposi e orchestrazioni avvolgenti e trionfanti che fanno da solida base per le linee vocali melodiche cantate da Seeb, le quali finiscono nel tipico coro possente che caratterizza il ritornello. Oppure per ascoltare un maestro come Peavy Wagner dei Rage addentrarsi su territori più pomposi all’interno dell’accattivante “Heart Of The Android”, brano dai ritmi controllati che apre il disco; o anche la nuova versione, dal mood maggiormente moderno, della catchy ma altrettanto vigorosa “In The Dawn Of The Al”, dove duettano Ross Thompson (Van Canto) e Frank Beck (Gamma Ray). Certo potrebbe non essere abbastanza, neppure considerato il buon apporto dato da Andy B. Franck (Brainstorm), che con la sua voce grintosa e possente che fa vibrare come mai prima la rapida “Interstellar”. Poco più avanti troviamo poi la collaborazione tra Chris Boltendahl (Grave Digger) e Marta Gabriel (Crystal Viper), che rendono ancora più sognante e fiabesca la lenta ed epica “Alone In The Dark ”.
Potrebbe andar meglio avvicinandosi alla parte finale dell’ascolto, dove artisti più distanti stilisticamente dal genere che propongono gli Orden Ogan, riescono nell’intento di rendere più personali alcune tracce. E’ il caso, ad esempio, di Leif Jensen (Dew Scented), il quale interpreta alla sua maniera la ruvida e moderna “Black Hole”, donandole un’impronta death metal che ben si amalgama con il classico stile della band tedesca grazie al suo cantato growl. E poi con Elina Siirala (Leaves’ Eyes), che prende in mano un pezzo come “Absolution For Our Final Days!” circondandola di un’aura maggiormente gotica. Segnaliamo infine “It Is Over”, dove l’apporto di Dennis Diehl (Any Given Day) sviluppa la composizione su sonorità decisamente più alternative.
“Final Days: Orden Ogan And Friends” è a conti fatti un prodotto gradevole e simpatico che può arricchire la discografia dei più autentici sostenitori della band tedesca. Ma, più in generale, tutti quelli che hanno apprezzato la versione originale, uscita lo scorso anno, potranno comunque dilettarsi ad ascoltare questi brani reinterpretati con sapienza da alcuni cantanti dotati di una loro personalità.