7.0
- Band: ORGANECTOMY
- Durata: 00:44:36
- Disponibile dal: 08/07/2022
- Etichetta:
- Unique Leader
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Band che rappresenta al meglio l’attuale indirizzo della scuderia Unique Leader Records, gli Organectomy tornano con il nuovo album “Nail Below Nail” a tre anni di distanza dal precedente “Existential Disconnect”. Il terzo full-length della formazione neozelandese è un tripudio di sonorità death metal, slam e deathcore ben armonizzate fra loro, dove forma e sostanza trovano un amalgama che riflette l’esperienza ormai decennale del gruppo di Christchurch. Volendo andare oltre i passaggi più diretti e ignoranti – certo presenti, ma lungi dall’essere il fulcro attorno al quale i ragazzi costruiscono i loro brani – “Nail…” si snoda attraverso una trama oscura che sembra seguire un suo preciso ordine narrativo: una sorta di dichiarazione d’intenti che vede il quintetto muoversi lungo un percorso intriso di vari elementi che evocano delle immagini estremamente vivide, in grado di dare forma a un’esperienza d’ascolto immersiva, certo più densa e strutturata di quella associabile all’operato di un generico gruppo slam o deathcore di ultima generazione. A partire da “Concrete” – il pezzo scelto per aprire la tracklist e introdurci nella fosca foresta di cemento che ci circonderà per tutta la durata del viaggio – gli Organectomy allestiscono un percorso soffocante che si muove per strappi, fatto di eruzioni risonanti, viscidi rallentamenti, accenni di dissonanza e una sorta di armonia ovattata capace ogni tanto di dipingere scenari nebbiosi. Come accennato, il primo ascolto può risultare leggermente fuorviante, dato che la natura hi-fi della produzione tende a mettere in risalto soprattutto i mastodontici breakdown, ma le successive e più attente fruizioni possono condurre in territori meno scontati, dove il buon lavoro in sede di arrangiamento e qualche momento di genuina suspense riescono ad evocare realtà come i recenti Analepsy o gli ultimi Disentomb. Emerge insomma un’aura sinistra che aiuta a catapultare risolutamente il suono fuori dalle formule deathcore o slam più becere, verso la scoperta della parte più oscura di questa moderne forme di death metal. La tracklist parte molto bene e perde giusto un filo di brio e carattere con alcuni episodi della seconda metà, ma, nel complesso, si può affermare che “Nail Below Nail” sia un album sufficientemente levigato, oltre che potente. Con alcuni degli spunti introdotti in questa terza prova, gli Organectomy inaugurano una nuova era di alienante perdizione che speriamo possa trovare ulteriori sbocchi in altri capitoli discografici del prossimo futuro.