OTHISMOS – L’odio Necessario

Pubblicato il 28/09/2015 da
voto
7.0
  • Band: OTHISMOS
  • Durata: 00:28:10
  • Disponibile dal: 22/08/2015

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L’odio a volte è necessario. E’ un sentimento da cui non possiamo nasconderci, e di cui non possiamo vergognarci. Anzi. Con il degrado morale ed etico dell’umanità è quasi giusto odiare e decantare le qualità di questo nobile sentimento. Gli Othismos provano dunque a musicare la necessità di odiare qualcuno, qualcosa, e di celebrare con il proprio bagaglio culturale e musicale la connessione che esiste tra il disagio, la desolazione e l’emarginazione dei reietti e ultimi della società con l’odio. Una sorta di rivalsa e vendetta contro  chi ha ucciso ideali, morale e valori per idolatrare materialismo e mero commercio delle anime, ormai corrotte, e gli Othismos, con una miscela di furioso hardcore cantato in italiano (ricordano i Negazione più grezzi), esaltano tutto ciò nel modo migliore che una band hardcore possa scegliere, ovvero con rabbia e senza fronzoli, con passione, energia, credendoci fino in fondo e lanciando un messaggio di denuncia ed avversione verso tutto ciò che la società di ipocriti e finti benpensanti ha costruito. Concettualmente alcune cose ricordano i Cripple Bastards nel lirismo totalmente belligerante e distruttivo, per un album colmo di rabbia, attitudine e velocità supersoniche fino alla fine se si eccettua qualche rallentamento che ha un sapore vagamente sludge nel finale dell’album. Anche la produzione è in linea con il grezzo suono acido e sporco delle chitarre che hanno un piglio punk destabilizzante ed una sezione ritmica necessaria, minimale ma allo stesso tempo presente. Lascia solo un po’ a desiderare, in alcuni tratti, la voce troppo gracchiante e con alcune metriche da rivedere. In ogni caso sono solo piccole pecche, che in futuro andranno a sparire. Gli Othismos ricordano i Concrete per la nera percezione degli spazi e dei tempi tra una battuta e l’altra. Le nove canzoni de “L’odio Necessario” non hanno bisogno di tante presentazioni o analisi: vanno ascoltate, vissute sulla propria pelle, prese per quello che sono. Nove cantici di rabbia e sudore. Di passione ed attitudine. Nove denunce in poesia per descrivere il marcio che il genere umano crea, vivendo. L’hardcore in Italia non è morto e gli Othismos – insieme ai Carnero, per esempio – possono annoverarsi tra le nuove leve di un movimento che mai sparirà dalla nostra tradizione musicale.

TRACKLIST

  1. Inno di uno stato fallito
  2. Non discitur
  3. Nessun sole
  4. Coma
  5. Il signore degli impiccati
  6. Mantra
  7. Antitesi
  8. La discesa
  9. Nessuna promessa di cambiamento
1 commento
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