7.0
- Band: OTTONE PESANTE
- Durata: 00:19:27
- Disponibile dal: 04/03/2022
- Etichetta:
- Aural Music
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Dopo l’eccellente “DoomooD”, le trombe dell’Apocalisse riprendono a squillare grazie a questo nuovo EP degli Ottone Pesante. Per chi ancora non lo conoscesse, questo talentuoso trio ha creato un’interessante formula musicale che rilegge il metal estremo con un uso intelligente ed alieno degli ottoni. Trombe, tromboni, tube e flicorni vengono immersi nel marciume dell’effettistica più disturbante e martellata da una batteria incendiata, per dare vita al suono oscuro e minaccioso degli Ottone Pesante. All’epoca di “DoomooD” avevamo lodato l’evoluzione della band, che aveva progressivamente dato più spessore alla sua proposta, riuscendo a sopperire in maniera perfetta alla mancanza del muro sonoro delle chitarre elettriche, con una manipolazione sempre intrigante del proprio sound. La stessa evoluzione viene portata avanti oggi con “…And The Black Bells Rang”, un EP di quattro brani che ci lascia ben sperare sul futuro della band. Le prime due composizioni, “Black Bells Of Destruction” e “Carne Marcia”, sono un’ulteriore discesa nell’abisso dell’inferno, con i fiati a sobbollire come un cratere di lava in costante eruzione, mentre la batteria si accanisce a picchiare senza sosta, come un fabbro demoniaco intento a forgiare una lega inumana e maledetta. Dobbiamo aspettare la terza traccia, “Die Ewige Wiederkunft Des Gleichen”, per assistere ad una nuova sterzata stilistica: qui gli Ottone Pesante rispolverano la loro anima doom e danno vita ad una composizione più lunga, lugubre e funerea. Il tempo si fa più dilatato e i fiati più riconoscibili in un processo di stratificazione sempre più minaccioso, fino ad una nuova deflagrazione infernale che ci scaraventa nell’ultima canzone dell’EP, “Scrolls Of War”, che sembra voler sintetizzare il meglio di quanto sentito finora. Da una parte, infatti, troviamo ancora la violenza sonora dei primi pezzi, ma abbiamo anche un appiglio melodico, dato da un uso più lineare dei fiati, che trovano in questa dimensione un equilibrio che speriamo possa continuare ad essere valorizzato. Anche questa volta, quindi, gli Ottone Pesante ci hanno convinto, confermando una direzione stilistica chiara e perfettamente a fuoco, che spiana la strada ad un prossimo full-length su cui abbiamo già aspettative molto alte.