6.5
- Band: OVERACTIVE
- Durata: 00:19:08
- Disponibile dal: 04/23/2016
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Di certo non manca una certa verve autorale ai laziali “Overactive”, autori dell’EP che abbiamo fra le mani in questo momento. Un concept chiaro e certamente molto caro all’autore dei testi, Riccardo Santucci, che mette sul piatto una storia articolata in quattro brani di tendenza marcatamente nichilista, un’allegoria di risveglio e disgusto, scoperta e liberazione, presa di coscienza e distruzione. Ovviamente vi lasciamo alla band per avvicendarvi più addentro la storia, che comunque ha il pregio di essere ben costruita seppur non scevra di un certo sentore retorico. Parlando della musica che accompagna il significato di quanto raccontato dai cinque, ci troviamo di fronte ad un death metal piuttosto canonico nella sua incarnazione americana che tende a scorrazzare con risultati felici verso ambiti thrash Bay Area, e sebbene non vi siano grandi invenzioni il quintetto crea delle costruzioni ritmiche e melodiche di ascolto facile e gradevole, così come la prova tecnica emerge soprattutto nella title track (e in alcuni highlights all’interno di vari passaggi), forse la composizione più dotata di elasticità e un che di progressive che permette di variare più spesso che nel resto la via maestra. La voce guadagnerebbe di un po’ di personalità in più forse, ma nel complesso tutti i musicisti in ballo fanno un buon lavoro, e le canzoni hanno un gusto piuttosto marcato per il riff di effetto, il che porta le strutture ad andare avanti con convinzione senza incorrere in cali di tensione attraverso una prova più che interessante. Un inizio di buon valore per la band da cui si potrà eventualmente tracciare una proposta più personale e complessa, che siamo curiosi a questo punto di ascoltare su una prova di lunga durata.