7.0
- Band: OVERCHARGE
- Durata: 00:29:18
- Disponibile dal:
- Etichetta:
- Phobia Records
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Terzo lavoro in studio per i varesini Overcharge: il qui presente “Metal Punx” si piazza sugli scaffali metallici con la medesima scarica speed metal/punk già mostrata nei precedenti due album, confermando la passione del combo lombardo nei confronti delle sonorità più crude e dirette, svalvolate a suo tempo da band quali Motörhead e Discharge. Rispetto al precedente “Speedsick” i nostri hanno appesantito leggermente il tiro, non tanto sul piano della velocità d’esecuzione quanto sulle tonalità melodiche; caratteristica già mostrata nell’ultimo EP “Electric Reaper” rilasciato due anni fa. I ritmi ossessivi e coinvolgenti dell’opener “Backfire” non lasciano comunque spazio ad inutili fraintendimenti: il basso martellante di Marcello, in accoppiata alla sua voce simil-carta vetrata, rappresentano al meglio la vite spaccacranio riportata in copertina; piede sull’acceleratore e via andare. La furiosa “Bury The Damned” così come la stessa “D-Beat Destruction” (l’intro è palesemente storico) sono a testimoniare quanto appena scritto, sancendo in pieno le capacità del terzetto tricolore nel muoversi lungo le coordinate più fast e hardcore senza comunque limitarsi ad un mera e banale corsa con tanto di pilota automatico inserito. Pur non discostandosi molto dalla proposta generale, infatti, i toni più massicci di “Ravenous” e “Lords Of Hysteria”, oltre al maggior tasso heavy di “Black Diesel Breath”, ci mostrano una sterzata propositiva che porta sicuramente punti a favore degli Overcharge. Ma state tranquilli, l’headbanging è subito dietro l’angolo e “Dead City Punx” ha pronta per voi l’ennesima grandinata di colpi in testa; senza se e senza ma. Marcello, Josh e Panzer sanno il fatto loro: tanto funesti live, quanto granitici e selvaggiamente old-school in studio. Se avete il santino di Lemmy sul comodino, se tra i vostri ascolti passano Anti-Cimex e Toxic Holocaust, “Metal Punx” è ciò che fa per voi.