voto
6.5
6.5
- Band: OVERKILL
- Durata: 00:49:16
- Disponibile dal: 25/10/2007
- Etichetta:
- Bodog Music
- Distributore: Edel
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Chiariamo subito una cosa: se gli Overkill, band che non ha bisogno di presentazioni, capitano in cartello in Italia o vicino dove vi troviate, non esitate, perchè assisterete a un concerto devastante da parte di una delle migliori band del thrash metal che fu. Parliamo al passato, perché gli Overkill di oggi mancano di mordente. Tirano fuori album con delle buone canzoni, singoli episodi nel piattume generale del disco. E’ stato cosi con gli ultimi due “ReliXIV” e “Killbox 13”, ma vale per tanti altri album della band, che celebra il ritorno sulla label Bodog Music, la quale altro non è che la reincarnazione della storica Megaforce Records, per la quale pubblicarono capolavori come “Feel The Fire” e “Taking Over”, nonché lo storico EP “!!!Fuck You!!!”. E dire che l’opener “Devils In The Mist” aveva fatto ben sperare, canzone veramente thrash, veloce, con la voce di Bobby “Blitz” Ellsworth urlata come un tempo, con un refrain veramente potente che lascia il campo alle urla disumane del singer, dal vivo apparso in forma come una volta nonostante i problemi di salute. La successiva “What It Takes” è già una traccia inutile, lenta e monocorde. “Skull And Bones”, presentata dal vivo quest’estate al Wacken Open Air, è uno dei punti forti del disco: pesante, con tanti cambi di ritmo e cattiva; nel coro, da segnalare la voce pulita di ‘Blitz’ e la presenza delle urla di Randall J. Blythe dei Lamb Of God. Il resto è un susseguirsi di tracce poco ispirate, che alla lunga annoieranno l’ascoltatore: si salvano la lenta ma incessante “Walk Through Fire”, uptempo molto dinamico dall’ottimo impatto live, suonata anch’essa al Wacken, e “Hellish Pride”, song lenta che lascia il palcoscenico alla bravura e alla varietà del cantato. Totalmente inutili brani come “Head On” e “Charlie Get Your Gun”, salvabile la sfuriata thrash presente in “Hell Is”, così come risulta moscio il quinto episodio della saga ‘Overkill’, ovvero “Overkill V”. Si barcamenano fra alti (pochi) e bassi (troppi) gli Overkill, che tirano avanti e ogni tanto scrivono qualche bella canzone. Comunque obbligatorio seguirli dal vivo, ma non lamentatevi, altrimenti vi risponderanno con un sonoro “We don’t care what you say…Fuck you!”.