7.0
- Band: OVERTURES
- Durata: 00:46:43
- Disponibile dal: 07/03/2011
- Etichetta:
- Sleaszy Rider Records
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A volte viene proprio da chiedersi come sia possibile che le case discografiche italiane sprechino tempo ed energia per pubblicare mediocri band straniere, quando in casa potrebbero agevolmente trovare l’asso vincente. Così accade che promettenti gruppi come i friulani Overtures pubblichino il loro secondo lavoro per una piccola label greca, ottenendo risultati più che lusinghieri. Dopo l’interessante debutto del 2008 "Beyond The Waterfall" la band dimostra con questo "Rebirth" di aver compiuto ulteriori importanti passi avanti, proponendo un prodotto ben confezionato dall’ampio respiro internazionale – grazie all’ottimo lavoro alla console di Mika Jussila dei Finnvox Studios – che al contempo incorpora i classici tratti dell’heavy/power metal italico: questo significa attenzione per le melodie e, come per la maggior parte dei cantanti italiani, un lavoro encomiabile da parte del singer Michele Guaitoli, bravo a fornire una prova ben bilanciata tra espressività e tecnica esecutiva. Tutte le canzoni appaiono sin dai primi ascolti molto omogenee e mostrano come gli Overtures abbiano fatto propria la lezione passata, senza però dimenticarsi che siamo nel 2011, e quindi bravi e smaliziati nel dare un taglio moderno al proprio sound, rendendo appetibile un disco come "Rebirth" che innegabilmente affonda le proprie radici in un suono che pare ormai aver detto tutto. Se a tutto ciò aggiungiamo che la band dimostra di avere capacità sopra la media e soprattutto delle buone idee, ecco che un album del genere, anche se composto e pubblicato ai giorni nostri, non potrà lasciare indifferenti gli estimatori del metal più classico e melodico. Una piacevole sorpresa da un gruppo da cui, a questo punto, è lecito aspettarsi il salto di qualità definitivo.