OVO – Ignoto

Pubblicato il 17/09/2022 da
voto
7.5
  • Band: OVO
  • Durata: 00:37:13
  • Disponibile dal: 23/09/2022
  • Etichetta:
  • Artoffact Records

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Difficile pensare che una band che ha fatto dell’estremismo sonoro e dell’imprevedibilità la propria cifra stilistica riesca ancora a stupire dopo dieci album, eppure gli OvO raggiungono ancora una volta un risultato che non lascia indifferenti.
Solo due brani mastodontici e soffocanti, e a ben vedere alla fine dell’ascolto possiamo solo ringraziare della relativa brevità del lavoro, più che sufficiente per trascinarci in un gorgo di sensazioni e visioni malate. “La Morte Muore”, oltre all’omaggio a Lovecraft nelle liriche iniziali, si segnala per la cadenza – appunto – mortifera e pestilenziale. Mentre la batteria e la chitarra mantengono i beat sotto la soglia della sopravvivenza, Stefania è sempre più immedesimata nel ruolo dell’officiante maligna; le poche accelerazioni presenti in questo muro di disarmante e marcio sludge (senza tanti fronzoli ‘post-‘, per fortuna: qua si parla di fango, dissoluzione e malignità) sono perfettamente funzionali a rendere ancora più ansiogena l’atmosfera, e non a caso scaturiscono principalmente dai pad che Dorella gestisce come un demiurgo folle di fronte alla batteria. I vocalizzi eterei ed oscuri diventano graffianti grida da banshee nel secondo brano: “Distillati Di Tenebre” è un punto di sintesi perfetto tra sonorità diverse, eppure affini nell’evocare oscurità e crudeltà. Nel primo, convulso segmento, abbiamo da una parte il puro black metal più glaciale e rarefatto, dall’altra una forte componente industrial, grazie a una ritmica incalzante e ossessiva, che richiama a tratti i Killing Joke di “Hosannas From The Basement Of Hell”. Evocativi, sciamanici, ritualistici… Tutti termini che ben descrivono l’impatto del folle duo. I ritmi poi rallentano, tornando alla forte componente sludge/doom già presente nella prima traccia: la lentezza si fa disarmante, i colpi della batteria – e soprattutto dei piatti – diventano strappi crudeli, perfetti per rincarare la dose di cattiveria che l’ugola di Stefania mette in gioco. La terza parte del brano taglia fuori gli ultimi scampoli di umanità, tra droni liquidi ed effetti rumoristici che rimandano ancora una volta all’industrial, ma in questo caso quello più primordiale e inquietante, persino in termini percettivi, grazie al passaggio tra i due canali di alcuni di questi lancinanti strappi sonori.
Come sempre non si tratta di un ascolto facile, ma come sempre gli OvO sanno premiare in maniera disturbante i loro ascoltatori.

TRACKLIST

  1. La Morte Muore
  2. Distillati Di Tenebre
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