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- Band: OZZY OSBOURNE
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
Dopo un mediocre disco come “Down To Earth”, ecco di nuovo l’intramontabile Ozzy Osbourne tornare alla carica prima grazie alla sit com “The Osbournes” (della serie come rovinare una leggenda, ndJR), poi con questo nuovo disco dal vivo, intitolato semplicemente “Live At Budokan”. Tale album, ad ascolto ultimato, non convince proprio a causa del madman stesso, che sembra aver perso quel mordente capace di rendere unici i suoi show negli anni passati. In questo modo passano inosservati cavalli di battaglia quali “No More Tears” o “Road To Nowhere” e lo stesso dicasi con i pezzi del repertorio più recente. Fortunatamente Ozzy è accompagnato da una figura cardine del panorama metal mondiale, il chitarrista Zakk Wylde: la sua classe, ma soprattutto il feeling che trasmette con la sua sei corde sono la vera e unica anima trainante di questo live. Quando Zakk suona, i pezzi riescono a trasudare metal, solo lui riesce a rendere uniche “Mr. Crowley”, i cui assoli sono ormai entrati nella storia, o le intramontabili “Crazy Train” e “Bark At The Moon”. I suoni non sono perfetti, ma riescono comunque a dare quella caratteristica di “sporcizia” indispensabile per un live album che si rispetti. Immancabile la chiusura con “Paranoid”, gioiello firmato Black Sabbath, nonchè uno dei primi anthems metal di tutti i tempi. “Live At Budokan” scorre abbastanza fluidamente e, nonostante gli alti e bassi del vecchio Ozzy, siamo di fronte ad un prodotto tutto sommato piacevole. Coloro che non hanno nulla dal vivo del carismatico singer dei Black Sabbath farebbero comunque meglio a optare per il tributo a Rhandy Rhoads oppure al buon “Live’n’Loud”, estratto dal tour di “No More Tears”. Che il vero problema di Ozzy non sia da ricercarsi nell’età ormai avanzata, quanto piuttosto nelle remunerative operazioni del suo manager/consorte Sharon? Fortuna che c’è Zakk…