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- Band: P.O.D.
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
P.O.D. oppure per esteso: Payable On Death, la nuova nu “christian” metal band che di recente sta facendo incetta di consensi negli States e non solo. Un disco che mi ha convinto fin dal primo ascolto, un impatto notevole, un sound che mescola parti uguali di rap core, hard rock, reggae e quanto di buono la scena nu metal ha prodotto di recente. Probabilmente molti di voi avranno già avuto modo di ascoltare l’ottimo singolo “Alive” dal chorus accattivante e trascinante, ma è solo una delle sedici ottime tracce presenti su Satellite, quasi tutte degne di nota, merito degli ottimi arrangiamenti e del geniale power groove che caratterizza il sound della band Californiana, tutto il disco è avvolto da un’insolita aurea di positività, un rock emozionale, molto evocativo e atmosferico, ma allo stesso tempo d’impatto e diretto. Volendo inquadrare il loro sound si potrebbe descriverli come un incrocio tra Sevendust e Papa Roach con una spolverata di Living Colour, il tutto avvolto dal calore e dal fascino del sole di San Diego. La opening track “Set It Off” fa subito capire che questi P.O.D. sanno davvero come catturare l’attenzione dell’ascoltatore, chitarre mastodontiche, riff serrati e compatti, melodie e linee vocali destinate a entrare in testa e a far cantare a squarciagola intere platee, non oso immaginare cosa potrebbe scatenare una band del genere in un contesto live. Registrato presso gli Image Studios di Los Angeles nella primavera del 2001 con la collaborazione del sound engineer dei Metallica Randy Staub, Satellite si avvale della partecipazione come special guests di Christian Lindskog dei Blindside, di H.R. dei Bad Brains e del cantante jamaicano Eek-A-Mouse. La band sta riscuotendo tanto meritato successo in territorio americano al punto da guadagnarsi il terzo posto nella storia delle classifiche di Total Request Live di MTV assieme a Korn e Limp Bizkit e il primo posto nei San Diego Music Awards come “Best Hard Rock/Metal Band” per il secondo anno consecutivo, merito anche delle numerose apparizione in varie colonne sonore di film americani come la commedia di Adam Sandlee: Little Nicky o il capolavoro di Oliver Stone: Any Given Sunday (Ogni Maledetta Domenica). Ma è la musica a parlare per loro. Verrete travolti dalla potenza di “Boom” o di “Masterpiece Conspiracy” e non potrete fare a meno di unirvi al coro della coinvolgente “Satellite”, questo è un disco che lascia il segno, sicuramente troppo “easy” per grinders o deathers puristi, ma un must per tutti gli altri. Se vi piace il nu metal melodico questo è il disco che fa per voi.