9.0
- Band: PAIN OF SALVATION
- Durata: 01:00:46
- Disponibile dal: 24/02/2004
- Etichetta:
- Inside Out
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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Partiamo dalla fine. Se siete amanti della musica (e lo siete, perché altrimenti non stareste leggendo questa recensione) smettete di leggere, spegnete il computer, uscite ed andate a comprare questo disco. Per chi non ha seguito il consiglio, o l’ha seguito ma vuole continuare a leggere mentre sta ascoltando il disco (perché se lo avete comprato lo state sicuramente ascoltando in loop nel vostro lettore): “12:5” è un disco unico, non tanto perché contiene le canzoni riproposte in veste acustica dal vivo di un gruppo unico, forse il migliore apparso sulla scena negli ultimi dieci anni, quanto perché, se anche non aveste mai ascoltato i Pain Of Salvation, o se non conoscete neanche una delle loro canzoni, la “marea” di sentimenti, emozioni, sensazioni che questo album è in grado di suscitare, vi travolgerà letteralmente, lasciandovi del tutto storditi. Perché fare musica vuol dire fondamentalmente questo, indipendentemente dal genere: comunicare emozioni, trasmettere sensazioni… ognuna di queste tracce vi riporterà alla memoria un momento felice, triste, importante della vostra vita, caricandolo di una forza, di un’aura che solo la distanza temporale e la forza del ricordo (temi del resto cari ai Pain Of Salvation) sono in grado di creare. Mettetevi pertanto comodi, accendete lo stereo e lasciatevi trasportare dalla memoria, accompagnati dalla migliore colonna sonora che avreste mai potuto desiderare. Ah, dimenticavo: quando vi sarete risvegliati, converrete sicuramente con me che avete tra le mani non il migliore disco dell’anno, ma forse uno dei migliori dischi di sempre. Ma questi sono solo inutili dettagli.