7.5
- Band: PAIN OF SALVATION
- Durata: 02:22:44
- Disponibile dal: 01/07/2016
- Etichetta:
- Inside Out
- Distributore: Universal
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Esistono album che hanno fatto la storia, dischi che hanno cambiato le regole da seguire per un genere intero, lavori che con la loro maturità compositiva hanno costituito l’apice assoluto nella carriera di chi li ha scritti. Tra questi album possiamo citare “Remedy Lane”, a livello compositivo lo zenit dei Pain Of Salvation, album profondo, intenso, liricamente e musicalmente drammatico e struggente, dotato di partiture superiori ed una struttura più solida rispetto a quelle degli album che lo hanno preceduto, seppur molti brani, ad un esame superficiale, possano apparentemente suonare ‘più semplici’ rispetto a quelli contenuti in “Entropia”, “One Hour By The Concrete Lake” e “The Perfect Element Pt.1”. Un difetto oggettivo per questo album? La produzione: piatta, poco incisiva, a tratti quasi penalizzante. Ma ecco che, quattordici anni dopo la release di “Remedy Lane”, viene posto rimedio anche a questo difetto. Jens Bogren, amico della band ed ingegnere del suono ai Fascination Street studios, amico di vecchia data della band e già all’opera in “Be” e “Scarsick”, può oggi mettere le mani su questo album, ed il risultato è davvero quello che i fan dei Pain Of Salvation aspettavano. “Remedy Lane Re:visited (Re:mixed & Re:lived)” ci offre “Remedy Lane” come doveva essere, un gran trionfo di suoni ed atmosfere. In linea generale abbiamo una resa migliore di tutte le linee vocali di Daniel Gindelnlow, soprattutto quando il cantante alza il tiro, sfoderando la sua rinomata estensione, e tutti i segmenti recitati sono oggi più intelligibili, ma ogni brano è stato toccato dal remix; “Dryad Of The Woods” e “Second Love” sono state ripulite e suonano più dolci e toccanti, mentre pezzi più d’impatto come “Ending Theme” e “A Trace Of Blood” assumono una maestosità prima solo intuita. E le canzoni più complesse e ricercate, come “Fandango” o “Waking Every God”? Be’, sono divenute ciò che erano destinate ad essere in origine, ovvero capisaldi del genere. Ma “Remedy Lane Re:visited (Re:mixed & Re:lived)” non è solamente questo; il secondo disco ci offre la performance della band al PowerProg USA festival 2014, esibizione durante la quale Daniel e soci hanno eseguito nella sua interezza ed in maniera magistrale “Remedy Lane”. Che dire? Formalmente “Remedy Lane Re:visited (Re:mixed & Re:lived)” è una ristampa rimasterizzata, ma non una semplice ristampa rimasterizzata: è un’esperienza nuova, soprattutto per i fan.