PAIN OF SALVATION – Road Salt One

Pubblicato il 19/07/2010 da
voto
6.0
  • Band: PAIN OF SALVATION
  • Durata: 00:55:31
  • Disponibile dal: 17/05/2010
  • Etichetta:
  • Inside Out
  • Distributore: EMI

Spotify:

Apple Music:

Se non l’avevate capito con “Be” o “Scarsick” e non avevate voluto crederci neppure con il documentario in DVD “Ending Themes” o con il controverso EP “Linoleum”, i Pain Of Salvation ve lo ribadiscono ancora più forte con il loro settimo full-length di carriera: la rotta è definitivamente cambiata, e le sonorità dei primi bellissimi e amatissimi quattro album della band di Eskilstuna sono chiuse a doppia mandata in un cassetto dal quale forse non usciranno mai più. La band scandinava più che mai nelle mani del leader assoluto Daniel Gildenlow prova a stupirci gettandosi anima e corpo in sonorità anni ’70 che coinvolgono anche l’artwork e soprattutto una produzione volutamente vintage. Il disco pare una naturale prosecuzione del percorso iniziato con “Be” e non a caso l’atmosfera quasi mistica che si respira soprattutto nella prima parte in brani come “No Way”, “She Likes To Hide” e “Of Dust”, ricorda quella del concept targato 2005, qui scarnita dalle orchestrazioni e rivolta ad un sound viscerale. L’eterogeneo e per certi versi confuso “Scarsick” sembra quasi dimenticato, tornando in voga solo nel riffing nervoso della già edita “Linoleum”, per il resto “Road Salt One” si sviluppa su un rock intimista e primordiale a tratti progressivo in cui il solito Daniel Gildenlow si erge a protagonista assoluto con l’ormai consolidata prestazione vocale da urlo che impreziosisce le rare perle di questo album, dal valzer eccentrico di “Sleeping With The Stars”, alle melodie orientali, a tratti quasi epiche affrontate in “Sisters”, passando per l’indole notturna della titletrack. Nel complesso “Road Salt” si dimostra un album difficile da interpretare che stenta a decollare in toto anche dopo numerosi ascolti. Pezzi quali “Darkness Of Mine” e “Innocence”, contengono ottime idee, ma considerando che sono uscite dalla penna dei Pain Of Salvation sembrano al di sotto dei loro standard compositivi, mentre canzoni quali “Tell Me You Don’t Know” e “Curiosity”, ci conducono attraverso sonorità ’70 tristemente banali. La nuova strada intrapresa dai Pain Of Salvation è più ripida del previsto, “Road Salt One” rimette le cose a posto in termini di compattezza, denunciando una maggior chiarezza di intenti rispetto al suo predecessore, tuttavia persiste una preoccupante discontinuità in sede di songwriting che costringe il quartetto svedese a tornare sulla terra.

TRACKLIST

  1. No Way
  2. She Likes To Hide
  3. Sisters
  4. Of Dust
  5. Tell Me You Don't Know
  6. Sleeping Under The Stars
  7. Darkness Of Mine
  8. Linoleum
  9. Curiosity
  10. Where It Hurts
  11. Road Salt
  12. Innocence
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.