PARKWAY DRIVE – Atlas

Pubblicato il 19/11/2012 da
voto
7.5
  • Band: PARKWAY DRIVE
  • Durata: 00:48.09
  • Disponibile dal: 28/10/2012
  • Etichetta:
  • Epitaph
  • Distributore: Self

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A due anni di distanza dalle immersioni di “Deep Blue” tornano i surf-corers più famosi del globo con il quarto full-length, “Atlas”, che vede una virata decisa dal blu oceano al nero notturno. Cromatismi a parte, il trademark sonoro dei cinque aussie resta saldamente ancorato ai classici stilemi metalcore e, vista la loro abilità nel maneggiare la materia, va benissimo così. Spazio dunque al classico riffing tritaossa sullo stile dei primi As I Lay Dying e Caliban – rispetto ai quali, è bene ricordarlo, il combo di Byron Bay si differenzia per la totale assenza di clean vocals -, affiancato da una melodia agrodolce di derivazione svedese e da un utilizzo, se pur più moderato, dei classici breakdown. Nulla di nuovo sotto la luna ma, in un contesto sempre più popolato di band fotocopia e dove anche i prime movers iniziano a mostrare segni di cedimento, i Nostri riescono ad emergere per effetto di un approccio ‘in your face’ genuinamente hardcore e di un’energia on stage coinvolgente come pochi, elementi che trovano immediata conferma nei frangenti più diretti. Se “Old Ghost / New Regrets” riprende là dove “Sleepwalker” ci aveva lasciato, l’anthemica “Wild Eyes” e il primo singolo “Dark Days” rappresentano un ulteriore passo avanti, mostrando i segni di una maturità su cui pochi avrebbero scommesso solo qualche anno fa. Qualche esperimento appare ancora fuori dalla loro portata – le voci femminili su “The River” e le orchestrazioni della title track appaiono un po’ forzate, a differenza dei campionamenti di “Swing” -, ma quando viagggia sui binari giusti, come quasi sempre avviene, la macchina da guerra guidata da Winston McCall non teme rivali, colpendo con la precisione di un laser e la forza di una pressa idraulica. Potenza, melodia e la giusta dose di ignoranza: se qualcuno volesse scrivere in un bestseller le ‘Cinquanta Sfumature di Metalcore’, la discografia dei Parkway Drive sarebbe senza dubbio un ottimo punto di partenza.

TRACKLIST

  1. Sparks
  2. Old Ghost / New Regrets
  3. Dream Run
  4. Wild Eyes
  5. Dark Days
  6. The River
  7. Swing
  8. The Slow Surrender
  9. Atlas
  10. Sleight of Hand
  11. Snake Oil and Holy Water
  12. Blue and the Grey
5 commenti
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