8.0
- Band: PARKWAY DRIVE
- Durata: 01:02:00
- Disponibile dal: 27/03/2020
- Etichetta:
- Epitaph
- Distributore: Audioglobe
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Per gli appassionati di musica, tralasciando per ovvi motivi in questa sede gli impatti devastanti sulla salute psico-fisica e del portafoglio, uno degli aspetti peggiori della quarantena è l’assenza forzata dai concerti, che verosimilmente si protrarrà ancora per un po’ di mesi. Ben vengano quindi testimonianze live come “Viva The Underdogs”, colonna sonora del documentario sulla storia recente dei Parkway Drive (uscito nei cinema australiani e tedeschi a gennaio), ed incentrato come testimonianza live sull’esibizione al Wacken Open Air Festival 2019. Peccato non poter godere anche della parte visuale, ma anche dal punto di vista musicale quello che ci troviamo tra le orecchie è una testimonianza fedele del tiro offerto in sede live da Winston McCall e soci, al punto che chiudendo gli occhi sembra quasi di sentire i lividi del pogo. Partiti quindici anni fa con la scomoda etichetta di ‘fenomeni da Myspace’, da “Deep Blue” in poi i cinque di Byron Bay hanno scalato sempre più in fretta classifiche e indici di gradimento, al punto da potersi ormai permettere il lusso di portare i padrini del genere Killswitch Engage come spalla nell’ultimo tour. Non stupisce quindi che 8/11 della scaletta siano incentrati sugli ultimi due lavori, in un crescendo che partendo da “Prey” trova il suo apice sul finale con le versioni estese di “Chronos”, “Crushed” e “Bottom Feeder”, in grado di incendiare letteralmente il pubblico come una molotov di groove. Tra i pochi estratti dei vecchi dischi, fanno ancora la loro (s)porca figura “Carrion” e “Karma”, invecchiate bene anche se ancora legate ai classici stilemi metalcore, mentre l’anthemica “Wild Eyes” (da cui peraltro trae origine il titolo del live album) si integra alla perfezione con i nuovi pezzi, mandando fuori giri il livello di esaltazione collettiva grazie ai cori cantati a squarciagola dal pubblico e ben evidenziati nel mix. Come bonus track, evidentemente pensate per il mercato germanico ma comunque divertenti anche per chi non mastica l’idioma teutonico, troviamo tre versioni ri-registrate in tedesco di “Vice Grip” (“Würgegriff”), “The Void” (“Die Leere”) e “Shadow Boxing” (“Schattenboxen”, quest’ultima con il rapper Casper): di primo acchito l’impressione è quella di sentire una cover registrata dai Callejon, ma nel complesso l’esperimento può dirsi riuscito e tutto sommato divertente. Sperando di poterli rivedere presto in azione, un ascolto/acquisto pressoché obbligato per tutti i fan dei Parkway Drive e del metalcore più accessibile!