7.5
- Band: PASSENGER
- Durata: 00:42:28
- Disponibile dal: 28/04/2003
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Self
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Sorta di supergruppo dell’area di Goteborg, i Passenger sono la nuova big thing della Century Media. Canta Anders Friden (In Flames), il chitarrista è Niclas Engelin (Gardenian e, per breve tempo, In Flames), dietro le pelli c’è Patrik J. Sten (ex Transport League) e al basso Hakan Skoger degli Headplate. La musica? Per loro stessa ammissione i nostri si sono prefissati di suonare musica heavy ma con una buona dose di pop. Per farla breve, Nu metal meets Depeche Mode! Chitarroni pesantissimi, semplici ed immediate melodie tastieristiche, ritornelli ruffiani a go go. Il risultato? Più che buono, visto che i musicisti coinvolti sono tutti esperti ed in grado di suonare e comporre buona musica. Metal? Più o meno… ma non è questo il punto, qui stiamo parlando di un lotto di grandi canzoni e, come ad esempio per l’ultimo (splendido) The Gathering, è la qualità a colpire prima di ogni cosa, e chi se ne importa se Anders Friden a volte gioca a fare il piccolo Dave Gahan o se certe linee melodiche farebbero invidia ai redivivi Duran Duran. Al contrario dell’ultimo Soilwork (tanto per citare una band che negli ultimi tempi ci tiene ad essere ‘moderna’ e ‘accessibile’) , qui funziona proprio tutto: nulla è prevedibile o lasciato al caso, la produzione è azzeccatissima, la performance di Friden è di notevole spessore e le benedette canzoni sono sì per lo più orecchiabili e potenziali hit single, ma sono anche estremamente ben costruite e dinamiche, hanno delle ottime atmosfere e sia i momenti heavy che quelli ariosi sono amalgamati perfettamente con una coerenza di fondo invidiabile ed irraggiungibile per i più. “Passenger” è davvero un disco fresco e accattivante che, pur essendo commerciabilissimo, si tiene ben alla larga da certe cafonate da balera romagnola ultimamente propinateci da altri esponenti della scena svedese. Probabilmente molti storceranno ugualmente il naso ma, al di là di tutto, qui c’è classe, e ce ne è proprio tanta…