PATRISTIC – Catechesis

Pubblicato il 07/06/2025 da
voto
7.0
  • Band: PATRISTIC
  • Durata: 00:41:04
  • Disponibile dal: 20/06/2025
  • Etichetta:
  • Willowtip Records
Streaming non ancora disponibile

Il nome e il concept della band si ispirano alla Patristica, ovvero lo studio dei primi scrittori cristiani conosciuti come Padri della Chiesa. Questo periodo viene generalmente collocato tra la fine del Nuovo Testamento o dell’età apostolica (intorno al 100 d.C.) e il 451 d.C., anno del Concilio di Calcedonia, oppure fino al Secondo Concilio di Nicea del 787”.

A tre anni dal valido EP d’esordio “Apologetica”, i Patristic si riaffacciano sul mercato con un album che ne scolpisce ulteriormente lo stile e gli intenti, nel segno di una proposta tesa in modo naturale verso l’elevazione delle strutture e la sovrapposizione di umori e strati in ambito black/death moderno.
Un suono tutt’altro che facile da imbrigliare e gestire, specie in un contesto dove realtà come Verberis, Ulcerate e (ovviamente) Deathspell Omega ne spostano l’asticella e ne riscrivono le regole a cadenza sistematica, ma che il progetto nostrano, messo in piedi dal chitarrista degli Hideous Divinity Enrico Schettino, e completato da altri volti noti della scena come il frontman Lorenzo Sassi (Frostmoon Eclipse), affronta nuovamente di buona lena, intavolando un discorso il cui svolgimento evidenzia la capacità di inserirsi nel filone con la giusta dose di competenza per non sfigurare di fronte a certi pilastri della destrutturazione musicale.
Non siamo ovviamente sui livelli mostruosi di un “The Apophatic Wilderness” o di un “Cutting the Throat of God”, ma in questo primo full-length edito da Willowtip, fra gli avviluppamenti tortuosi e le aperture solenni della tracklist, è comunque possibile ravvisare la mano di un gruppo esperto, concreto e – soprattutto – accorto, il quale sembra aver studiato a lungo la propria visione e i propri passi prima di intraprendere questo viaggio sonoro.
Un flusso dove la dissonanza e l’atonalità la fanno sì da padrone, ma senza spingersi oltre l’effettiva portata espressiva dei Nostri, e in cui la melodia – ricavata anche da sottili ricami acustici – fornisce regolarmente alle trame un punto di fuga in direzione del quale procedere, indirizzandole lontane da terreni troppo ripidi e insidiosi da percorrere.
Nei limiti dati da una personalità ancora acerba e da una narrazione a tratti sovrabbondante, simile a quella riscontrabile in un vecchio disco di Schettino come “Simulacrum”, “Catechesis” è quindi un lavoro solido, curato e costruito attorno a performance impeccabili (basti sentire il penetrante tappeto ritmico di Nicolàs Petri), in grado di filtrare la materia black/death più frammentata e altisonante attraverso una lente pragmatica che giova all’ascolto ed evita il confronto diretto con nomi irraggiungibili per intensità e surrealtà dell’offerta.
Un affondo deciso, anche se magari non definitivo e totalizzante, che sulla scia di episodi come “A Vinculis Soluta I” o “Catechesis III” suggerisce un prosieguo di carriera da seguire con attenzione.

TRACKLIST

  1. A Vinculis Soluta I
  2. A Vinculis Soluta II
  3. Catechesis I
  4. Catechesis II
  5. Catechesis III
  6. Catechesis IV
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