PERSEFONE – Core

Pubblicato il 18/03/2008 da
voto
7.5
  • Band: PERSEFONE
  • Durata: 01:10:00
  • Disponibile dal: /02/2008
  • Etichetta:
  • Burning Star
  • Distributore: Masterpiece
Streaming non ancora disponibile

Andorra: per caso sapete dov’è? Gli appassionati di geografia sapranno certamente che trattasi di un piccolo Principato abbarbicato sui Pirenei, proprio tra Francia e Spagna, ma con prevalenza di etnia catalana. Ebbene, questi Persefone provengono da lì e – stupore degli stupori – suonano un prog-death da leccarsi i baffi! Calma però, non pensate subito a nuovi Opeth, Orphaned Land, Into Eternity o quant’altro… I sei andorrani, giunti al secondo lavoro dopo “Truth Inside The Shades” del 2004, riescono a far ricordare un po’ tutti questi gruppi – e anche altri – senza però mai scadere in mere copiature o palesi riferimenti. Il loro death progressivo è parecchio virtuoso, grazie ai continui interventi solisti dei chitarristi Carlos Lozano e Jordi Gorgues e del bravissimo tastierista Miguel Espinosa, e spazia da un lato all’altro dello scibile metal con buona fantasia e ottime capacità. “Core” è un concept sulla storia di Persefone (o, appunto, Core), la Dea figlia di Zeus tentata dal signore degli Inferi Ade, e si dilata attraverso tre sezioni, denominate rispettivamente Sanctuary: Light & Grief, Underworld: The Fallen & The Butterfly, Seed: Core & Persephone. Essendo un disco concettuale, è d’obbligo una certa varietà di soluzioni che rispecchi in modo fedele il mood e gli avvenimenti della storia, però i Persefone non esagerano in questo senso e, pur fornendo una grande prova di eclettismo e poliedricità, un lieve difetto dell’album è proprio la carenza di un’ambientazione un po’ più intensa ed ispirata. Si parla di settanta minuti di prog-death – forse un po’ tanti da gestire – nei quali sezioni telluriche techno-death, episodi acustici, semi-ballad toccanti, accenni prog-rock, keyboards dal gusto sopraffino, dolci linee di pianoforte, voci pulite, scream, growl e femminili, si intrecciano in un affresco che conquista lentamente, giusto il tempo di tre-quattro ascolti fatti bene. La gestione dei suoni poteva essere migliore, soprattutto nella scelta di alcune parti di tastiera, un po’ troppo plasticose, però non ci lamentiamo troppo, in quanto il lavoro svolto dai Persefone è encomiabile. Alcune tracce sono veramente superbe – segnaliamo “Exiled To The Void”, “Released”, “A Ray Of Hope” e “Doubts Are Seed” – e non esistono vere cadute di tono, sebbene un minutaggio meno oppressivo sarebbe stato gradito. Un’ottima scoperta, quindi, che certamente avrà di che farci godere soprattutto in un futuro più maturo e consapevole. Se state aspettando il nuovo Opeth spasmodicamente, vi consigliamo come antipasto il qui presente “Core”. Bravi.

TRACKLIST

  1. Goddess’ Wrath
  2. Light’s Memories
  3. Exiled To The Void
  4. To Face The Truth
  5. Clash Of The Titans
  6. Dark Thoughts From A Dark Heart
  7. When The Earth Breaks
  8. Released
  9. A Ray Of Hope
  10. Self Betraying
  11. Doubts Are Seed
  12. Dark Inner Transition
  13. The End
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.