6.5
- Band: PERSEUS
- Durata: 00:54:45
- Disponibile dal: 03/07/2014
- Etichetta:
- Nadir Music
- Distributore: Audioglobe
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Nati dalla fusione tra un gruppo prog ed una Judas Priest tribute band, i Perseus sono italianissimi, da Brindisi, ed arrivano oggi, dopo poco più di un paio di anni di gavetta, a pubblicare il loro debut album; “The Mystic Hands Of Fate”, questo il nome del lavoro, arriva dopo due demo ed è rilasciato dalla attivissima Nadir Music di Trevor e Tommy Talamanca dei Sadist. Il genere proposto dal combo pugliese è un heavy metal classico egualmente influenzato da Iron Maiden e Judas Priest, sporcato da power metal di scuola tedesca e leggermente venato di epic estremamente tradizionale, mentre dal punto di vista lirico siamo di fronte ad un concept abbastanza classico di stampo fantasy ed umanistico. A livello musicale, la band, che vanta la presenza dello stesso Tommy Talamanca in qualità di tastierista ospite, se la cava egregiamente, con i due chitarristi Cristian Guzzo e Gabriele Pinto sugli scudi, anche se qualche critica si può rivolgere lecitamente al cantante Antonio Abate, abbastanza limitato a livello vocale, spesso inefficace quando si tratta di salire con le note e tutto sommato discutibile a livello di pronuncia inglese. Undici i brani, più intro ed outro, abbastanza vari, soprattutto nella seconda parte, tra i quali spiccano la ballad “I’ll Be Alone”, la mutevole “The Tears Of Saturnus” e le dirette e quadrate “Bad Illusion” ed “Icarus Creed”. Buona infine la produzione dello stesso Talamanca e gradevole l’artwork. Opera prima assolutamente positiva, con qualche difetto da limare come specificato per quanto riguarda il vocalist, ma comunque un buon lavoro di debutto.