PERTURBATOR – Lustful Sacraments

Pubblicato il 28/07/2021 da
voto
7.5
  • Band: PERTURBATOR
  • Durata: 00:46:53
  • Disponibile dal: 28/05/2021
  • Etichetta:
  • Blood Music

Spotify:

Apple Music:

Efebico, spigoloso e vestito di nero: così si presenta, a volto scoperto, Perturbator nelle nuove foto promozionali per l’uscita di “Lustful Sacraments”. E quest’ultimo lavoro, in effetti, ne riprende le fattezze, intriso di darkwave, martellamenti nerissimi e bridge collosi come pece.
Insieme al collega (e connazionale) Carpenter Brut, l’artista francese è stato in grado di far innamorare una buona fetta del pubblico metal delle sonorità futuristiche e luminose della synthwave (non ne avete mai sentito parlare? ve la raccontiamo nel nostro speciale); forse proprio in virtù di un amore – e un passato – mai troppo nascosto per il metal più estremo, in grado di filtrare tra campionamenti, distorsioni digitali e rimandi anche visuali, Perturbator riesce a riunire orizzonti tra loro (in apparenza) distanti, suggellando con quest’ultima uscita un nuovo, forte legame, come testimonia ad esempio la finale “God Says”, che vede la partecipazione dei francesi Hangman’s Chair. È insieme ritorno a quelle origini mai davvero rinnegate, crescita, voglia di non ripetersi ma anche di creare nuovi cyber-orizzonti. Già dall’iniziale, sinuosa “Reaching Xanadu” capiamo che il percorso intrapreso col precedente “New Model” è arrivato ancora più in profondità, andando a scavare negli anfratti del sottosuolo alla ricerca di visioni insieme ultraterrene e catacombali: una certa vena oscura ed orrorifica ha sempre fatto parte dell’identità di questo musicista, ma qui diventa proprio spina dorsale e primo motore, andando ad ammantare i panorami scintillanti di neon non soltanto con una patina da slasher movie avanguardistico come in “Dangerous Days” o “The Uncanny Valley”, ma anche con una densa, appiccicosa nebbia mefitica (“Messalina, Messalina”). Veniamo sballottati in un vortice torbido di martellamenti industrial, sfumati in modo più soffuso e atmosferico tanto nella titletrack quanto nella successiva “Excess” (dove Maniac 2121, proveniente sempre da un background synth, si occupa dell’ossessiva litania delle voci), riscopriamo nuovi modi di reintepretare i Depeche Mode con la soffusa ed inquieta “Secret Devotion” e la collaborazione con True Body o ancora di più in “Dethroned Under a Funeral Haze”, mentre le vibrazioni dei bassi polposi e schioccanti tipici di taluna new wave attraversano trasversalmente tutto il disco, tributando onori tanto ai The Sisters Of Mercy quanto a Bauhaus ed affini. Ma quelle suggestioni sognanti, contemporaneamente nostalgiche ed avvenieristiche, che hanno snidato la musica synthwave dalla propria alcova per renderla popolare, non vengono affatto soffocate dalle note più ipogee, e ci pensa un pezzo come “The Other Place” a ricordarcelo.
Riuscendo a rinnovarsi senza snaturarsi, James Kent rilascia un album stratificato, oscuro e sottilmente diabolico come le ombre danzanti della copertina, privo di sbavature o ridondanti filler; non cerca facili ruffianerie eppure risulta accattivante, seppur con un pizzico di beffardo menefreghismo che non guasta mai: da parte nostra non abbiamo potuto far altro che arrenderci e venirne conquistati al primo ascolto. Se anche voi siete persi nelle vie al neon della musica synthwave o indulgete volentieri in passate suggestioni dark e post-punk siamo certi che non riuscirete ugualmente a resistergli.

TRACKLIST

  1. Reaching Xanadu
  2. Lustful Sacraments
  3. Excess
  4. Secret Devotion (ft. True Body)
  5. Death of the Soul
  6. The Other Place
  7. Dethroned Under a Funeral Haze
  8. Messalina, Messalina
  9. God Says (ft. Hangman's Chair)
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.