PESTILENCE – Testimony Of The Ancients

Pubblicato il 06/09/1991 da
voto
9.5
  • Band: PESTILENCE
  • Durata: 00:42:58
  • Disponibile dal: 06/09/1991
  • Etichetta:
  • Roadrunner Records

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I Pestilence, dopo la svolta death metal intrapresa con “Consuming Impulse” del 1989, rilanciano la sfida alle scene svedesi ed americane pubblicando quello che da molti è considerato il loro miglior lavoro, nonché uno dei maggiori capolavori in ambito estremo, ovverosia “Testimony Of The Ancients”. Il primo problema per Patrick Mameli è quello di trovare dei sostituti all’altezza di Martin Van Drunen, fenomenale singer e bassista che ha lasciato la baracca per accasarsi altrove; il vulcanico chitarrista quindi si assume in prima persona l’onore e l’onere delle lead vocals ed assolda il cubano Tony Choy alle sei corde. In definitiva il tasso tecnico del quartetto si alza ulteriormente, anche se Patrick non riuscirà mai a raggiungere le vette espressive di Van Drunen. Il suo growl acido e sgraziato però riesce a calzare perfettamente sulle sonorità malate di “Testimony Of The Ancients” ed aiuta a differenziare ulteriormente il sound da quello più diretto di “Consuming Impulse”. Un ulteriore, grandissimo aiuto alla band lo da il tastierista Kent Smith, in quegli anni in forza ai Coroner, che punteggia il lavoro con degli inserti assolutamente malati ed oscuri che connotano profondamente questo terzo album degli olandesi. Tutto questo ovviamente è sostenuto da un songwriting di primissimo ordine, dove la tecnica individuale é completamente funzionale alla creazione di brani al cento per cento death metal, quindi pesanti, veloci, oscuri e malsani. Alcuni episodi sono entrati direttamente nella storia del genere: pensiamo ad esempio a “The Secrecies Of Horror”, con i suoi cambi di ritmo e con le tastiere di Smith a doppiare la coppia d’asce per un risultato finale indimenticabile, oppure il mid tempo nervoso di “Presence Of The Dead”, con i suoi assoli di matrice heavy prog e quello stacco atmosferico che ancora oggi mette i brividi; o ancora, le terremotanti “Lost Souls” e “Testimony”, con ancora Mameli sugli scudi, grazie a delle performance solista eccellenti. Insomma, non c’é davvero nulla che non vada in questo vero e proprio capolavoro, ogni brano ha una sua personalità definita e si sente la volontà del quartetto di andare oltre gli schemi precostituiti del death allora in voga, inserendo variabili progressive davvero invidiabili e che oltretutto non fanno perdere un’oncia di pesantezza al loro sound. Tutto questo lavoro subirà una decisa accelerazione in avanti con il successivo “Spheres”, album semplicemente “oltre” che non sono in molti ad avere capito appieno, ma questa è un’altra storia. Rimane il fatto però che con “Testimony Of The Ancients” a nostro parere i Pestilence avevano trovato un punto di equilibrio perfetto tra la tecnica e la rabbia primigenia e che per questo motivo (e per la qualità innegabilmente alta dei brani qui presenti) l’album in questione ha portato il death metal ad uno dei livelli più alti mai raggiunti da questo genere. Scusate se è poco.

TRACKLIST

  1. The Secrecies Of Horror
  2. Bitterness
  3. Twisted Truth
  4. Darkening
  5. Lost Souls
  6. Blood
  7. Land Of Tears
  8. Free Us From Temptation
  9. Prophetic Revelations
  10. Impure
  11. Testimony
  12. Soulless
  13. Presence Of The Dead
  14. Mindwarp
  15. Stigmatized
  16. In Sorrow
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