5.0
- Band: PETRIFICATION
- Durata: 00:37:34
- Disponibile dal: 23/04/2018
- Etichetta:
- Memento Mori
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Dopo l’uscita di un EP nel corso del 2017, ecco che i death metaller di Portland Petrification si presentano sulle scene con questo primo full length. Per intenzioni, suoni e indole, questa release parrebbe uscire tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90, quando band del calibro di Bolt Thrower, Autopsy, Obituary e Asphyx muovevano i loro primi passi. Le coordinate sonore dei Nostri vanno a riprendere proprio quel tipo di death metal lento e massiccio, funereo e tetro, con l’aggiunta di un suono “a motosega” alla Dismember, Entombed e compagnia bella. Probabilmente, qualcuno tra i nostri affezionati lettori, leggendo queste prime righe introduttive, sarà già corso sul Bandcamp della band per dare un ascolto a questo gruppo.
Quello che però è giusto sapere, approcciandosi a questa release è che il contenuto di “Hollow The Void” non è propriamente esaltante e, tanto per dissipare ogni fraintendimento, non è neanche lontanamente paragonabile a uno qualsiasi dei lavori delle band sopra menzionate. Il songwriting, oltre a non godere del benchè minimo accenno di personalità, presenta diverse pecche anche dal punto di vista della fruibilità che rendono questo album un mattone difficilmente digeribile. I brani sono tutti piuttosto ripetitivi e troppo simili tra di loro, e il loro incedere lento e ciondolante non aiuta di certo. Per cimentarsi in sonorità come queste crediamo che in primo luogo serva una spiccata capacità evocativa, perché passare dall’essere ipnotici al noiosi è davvero semplice; purtroppo, i Petrification tentano appunto di essere ipnotici, ma molto raramente ci riescono. La produzione infine non aiuta: siamo d’accordo che oggi come oggi i suoni delle band siano tutti molto (troppo) simili tra di loro, tuttavia era da tempo che non ci si imbatteva in un suono così tanto piatto, incolore, sciatto – insomma, brutto – se si escludono le produzioni casalinghe delle band locali.