• Band: PFM
• Durata: 01:30:00
• Disponibile dal: 19/05/2023
• Etichetta:
• Aerostella

Il 2022 è stato un anno prolifico per la PFM, impegnata in un lungo tour a cavallo tra passato e presente, che serviva sia a presentare al pubblico una selezione dei migliori brani dell’ultimo album in studio, “Ho Sognato Pecore Elettriche”, sia a celebrare una storia lunga cinquant’anni, considerando che il loro debutto, “Storia Di Un Minuto”, è stato pubblicato nel lontano 1972.
Nel mezzo, una selezione di brani più o meno noti che attraversano tutta la carriera della PFM, senza nostalgia, ma con quella voglia di suonare e di rivitalizzare sera dopo sera un catalogo invidiabile. Era dunque doveroso per la band fissare questo momento in un album dal vivo, che viene pubblicato per Aerostella e che vuole essere un primo capitolo di una serie di registrazioni pensate proprio per i numerosi appassionati dei live album. La serata scelta per questo “The Event” è quella del 27 agosto 2022, a Lugano, nella cornice dell’Estival Jazz e il motivo di questa scelta appare subito evidente: a causa di un conflitto di impegni, infatti, il chitarrista titolare della PFM, Marco Sfogli, non ha potuto partecipare al concerto, venendo sostituito da Matteo Mancuso, astro nascente della chitarra jazz, che con grande professionalità si è fatto carico di tutte le (complesse) parti di chitarra del concerto. Un vero e proprio evento, appunto, che la band ha voluto registrare e condividere con tutti coloro che non hanno potuto presenziare alla serata. A completare la line-up, infine, abbiamo un altro ospite: si tratta di Luca Zabbini dei Barock Project, un vecchio amico della PFM che ha raccolto invece l’eredità di Flavio Premoli, occupandosi di tastiere e di alcune voci.
Addentrandoci più nel dettaglio della performance, abbiamo apprezzato la scaletta scelta dalla band, molto bilanciata ed efficace: gli episodi tratti da “Ho Sognato Pecore Elettriche” sono effettivamente i migliori, e comprendono entrambi i brani strumentali (“Mondi Paralleli” e “Transumanza Jam”) che avevamo elogiato anche nella loro versione in studio; non mancano i grandi classici della band, come “Il Banchetto”, “La Carrozza Di Hans”, fino a quella “Impressioni Di Settembre” che ha regalato tanta fortuna alla PFM. Come da tradizione, i musicisti non replicano pedissequamente le versioni in studio, ma si ritagliano momenti di improvvisazioni, riletture, o più semplicemente un passo diverso, come nel caso della stessa “Impressioni Di Settembre”, qui suonata in maniera molto solenne e ripresa poi alla fine del concerto come coda a “Celebration”. Il gusto della jam session aleggia sull’intero concerto, e il dialogo strumentale è sempre di altissimo livello, con la band che omaggia anche alcune opere classiche, come una versione bluesy de “La Danza Dei Cavalieri” dal “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev o il “Guglielmo Tell” di Rossini, con Lucio Fabbi e il suo violino sugli scudi. Ottima, infine, la scelta di includere anche brani come “Quartere 8” o “Harlequin”, meno noti ma di grande caratura.
La performance strumentale è ineccepibile da parte di tutti, con Matteo Mancuso che sembra totalmente a suo agio nel materiale della PFM, soprattutto considerando il poco tempo a disposizione per prepararsi e l’ovvia impossibilità di provare assieme per più di una giornata. Appare un po’ affaticata la voce di Fanz Di Cioccio, ma questa non è una novità, e d’altra parte parliamo di un signore che a settantasette anni ancora va in tour, canta e suona la batteria. La resa sonora del live è molto scarna, senza nessun ritocco in studio e con un bilanciamento degli strumenti non proprio perfetto: un approccio da official bootleg, che si riflette anche nella copertina, così minimale da sembrare quasi una bozza. “The Event”, dunque, è proprio pensato come una chicca per i fan della band, che potranno godere di una serata particolare, unica, gustandosi gli arrangiamenti e la magia di una band che dopo cinquant’anni ancora si diverte a creare sul palco, rendendo ogni concerto diverso dall’altro.