PHIL ANSELMO & THE ILLEGALS – Walk Through Exits Only

Pubblicato il 25/07/2013 da
voto
5.5
  • Band: PHIL ANSELMO
  • Durata: 00:40:47
  • Disponibile dal: 16/07/2013
  • Etichetta:
  • Season Of Mist
  • Distributore: Audioglobe

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Scusate per il ritardo: questo disco usciva più di una settimana fa. Tuttavia non vi sarà difficile capire che se Phil Anselmo – personaggio enorme quanto controverso – fa un disco solista, allora bisogna prendersi tutto il tempo e non avere fretta di giudicarlo: diversamente, facili entusiasmi o aspettative particolarmente mal direzionate potrebbero interferire fino a generare una valutazione spuria ed inaffidabile. Diciamo, immediatamente, la verità: “Walk Through Exits Only” è un album deludente e non certo per una questione di genere. Chi scrive segue il Nostro Eroe da eoni, è legato ad ogni sua pubblicazione e conosce bene le motivazioni che inducono a rimanere “schiacciati” dal carisma di un personaggio così autodistruttivo, dunque – per esperienza – sa bene come sciogliere la subdola presa dell’inconscio che offusca il raziocinio necessario ad ogni disamina: fatto, quindi, cadere il velo inebriante dell’eccitazione, quello che si para davanti agli occhi (alle orecchie, anzi!) non è poi questo granché. “Perché?”. vi chiederete voi. Perché i pezzi sono tutti scritti in modo frammentario e, per lo più, confuso: dalle ritmiche alle linee vocali, tutto è eccessivamente spezzettato in istanti di follia (o vaneggiamento) da parte del Nostro Eroe, col risultato di un lavoro decisamente statico per la maggior parte della sua durata. Probabilmente, conoscendo la concezione di musica estrema sostenuta da P.H. Anselmo, la ragione di questo misfatto risiede in motivazioni diametralmente opposte al risultato, ovvero la ricerca di un dinamismo spiazzante e, per questo, inarrestabile: se con gli Arson Anthem tutto questo era stato possibile, in questo caso succede l’opposto per via di cambi di passo – quasi casuali – che tendono a “grippare gli ingranaggi” del disco, piuttosto che lubrificarli; è onestamente difficile arrivare in fondo a “Walk Through Exits Only”, e non certo perché manchi l’impegno o la curiosità (da parte nostra come, presumiamo, vostra). La materia musicale (ma, poi, importerà davvero agli innumerevoli fan dell’eclettismo stilistico di Mr. Anselmo?) è una sorta di rilettura delle fasi più estreme della carriera del Nostro Eroe: dallo sludge, alla vena core dei Superjoint Ritual a certe simpatie black metal, tutto viene frullato in un fluido polifase che accusa mancata amalgama. Se a qualcuno piacerà dire “questo riff è black metal, questo tempo è hardcore” e così via, a noi è piaciuto molto meno essere stati “obbligati” a guardare ogni singolo tassello di questo mosaico così da vicino da farsi “dolere gli occhi”, senza poter apprezzare una vera visione d’insieme: alla (eccessiva) cura del particolare fa da contrappeso, purtroppo, una perniciosa perdita del quadro generale. Male, vecchio amico Phil, male! Da te ci aspettavamo un lavoro maggiormente corposo e meglio realizzato, anche se qualche canzone sopra la soglia di decenza si può trovare comunque, come la titletrack , “Bedridden” e “Irrelevant Computer Screens”, che godono di un songwriting più compiuto, tale da dare un poco più di senso all’ascolto: da un lato, quindi, possiamo affermare che la seconda parte (di un disco di otto canzoni…) è migliore della prima, mentre dall’altro evidenziamo che è un po’ poco per salvare la prova offerta da un personaggio così navigato. Che dirvi, dunque? Che aspettiamo il prossimo lavoro solista? Onestamente no, perché abbiamo l’impressione che non ce ne saranno altri (questa segnatevela, perché sarà regolarmente smentita). Dobbiamo aspettare il prossimo dei Down, allora? Mah, visto il primo dei quattro EP, non c’è grande fretta… Forse è meglio che il Nostro Eroe si prenda qualche istante di riflessione, per calibrare al meglio idee che – in questo caso – sembrano gettate in pasto ai leoni troppo presto, dando l’impressione che Phil Anselmo abbia fatto il passo più lungo della gamba, andando a mettere mano ad una materia che, forse, da un punto di vista “pratico” conosce meno di altre.

TRACKLIST

  1. Music Media Is My Whore
  2. Battalion Of Zero
  3. Betrayed
  4. Usurper Bastard's Rant
  5. Walk Through Exits Only
  6. Bedroom Destroyer
  7. Bedridden
  8. Irrelevant Walls And Computer Screens
14 commenti
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