PHIL CAMPBELL AND THE BASTARD SONS – The Age Of Absurdity

Pubblicato il 16/02/2018 da
voto
7.5

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A Novembre 2016 Phil Campbell e i suoi figli debuttavano con un discreto EP che al suo interno vantava buoni spunti. Oggi l’ascia indimenticata dei Motorhead – insieme ai figli Todd, Tyle e Dane ed al cantante Neil Starr – danno finalmente alle stampe il loro primo full length, un lavoro che mostra un netto miglioramento in termini di songwriting. “Ringleader” apre le danze con un sound heavy, veloce e diretto influenzato proprio dai Motorhead, tanto che le linee vocali sarebbero perfette per essere interpretate dal compianto Lemmy. “Freak Show” rallenta di poco la velocità d’esecuzione, il brano è più quadrato e vanta un grandioso lavoro alla chitarra solista da parte di Phil Campbell, che sciorina note su note con quella classe che lo ha fatto conoscere in lungo e in largo per il mondo. Altrettanto solide le parti di batteria, opera di un Dane davvero potente e quadrato. I Bastard Sons appesantiscono il loro sound su “Skin And Bones”,  più cadenzata e rocciosa rispetto ai pezzi precedenti grazie ad una devastante sezione ritmica di chitarre e batteria. Non c’è tempo di riprendere fiato durante l’ascolto, anche “Gypsy Kiss” torna a tributare i Motorhead a suon di heavy rock veloce che arriva dritto in faccia come il diretto di un pugile assetato di sangue.  In termini di produzione “The Age Of Abusrdity” predilige suoni grezzi e potenti: non troverete tanti arzigogolii, qui la filosofia imperante prevede di attaccare la Gibson ad un amplificatore e picchiare duro senza troppi effetti o trucchetti del mestiere, il tutto per la gioia dei fan dell’heavy rock più sanguigno e genuino. Il disco prosegue, un’armonica attacca “Dark Days”, pezzo bluesy pieno di groove in cui predomina la voce di un Neil Starr in grande spolvero; questo giovane cantante ha migliorato in modo esponenziale la sua performance, se paragonata all’EP di esordio. C’è ancora tempo per altre scariche di adrenalina, le dirompenti “Dropping The Needle” e “High Rule” ci portano al gran finale, affidato a “Into The Dark”, un midtempo atmosferico e melodico che ha il merito di entrare in testa sin dal primo ascolto. Raccogliere l’eredità di Lemmy Kilmister è praticamente impossibile, ma Phil Campbell And the Bastard Sons sono riusciti quantomeno a portare avanti un tipo di sonorità che molti di noi credevano perso per sempre. “The Age Of Abusrdity” è un album di cui consigliamo vivamente l’acquisto anche a scatola chiusa, perché trasuda energia e rock’n’roll dalla prima all’ultima nota. Quello che inizialmente sembrava un passatempo per Wizzo e la sua famiglia, oggi si è trasformato in una band credibile, solida e con tutte le carte in regola per sfornare dei piccoli capolavori!

TRACKLIST

  1. Ringleader
  2. Freak Show
  3. Skin And Bones
  4. Gypsy Kiss
  5. Welcome To Hell
  6. Dark Days
  7. Dropping The Needle
  8. Step Into The Fire
  9. Get On Your Knees
  10. High Rule
  11. Into The Dark
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