PHOBOCOSM – Deprived

Pubblicato il 07/10/2014 da
voto
7.5
  • Band: PHOBOCOSM
  • Durata: 00:47:15
  • Disponibile dal: 30/09/2014
  • Etichetta:
  • Dark Descent

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Canada: terra di spazi sconfinati, di foreste millenarie, di aurore brucianti nei cieli notturni… e del death metal più cupo e visionario oggigiorno in circolazione. A ribadire questo concetto, grazie al sostegno dell’inappuntabile Dark Descent, ci pensano i Phobocosm, formazione sbucata letteralmente dal nulla e composta da alcune vecchie conoscenze del circuito underground nordamericano, tra cui segnaliamo il cantante/bassista Etienne Bayard (Vengeful) e il chitarrista Rob Milley (Neuraxis). Con “Deprived” i Nostri giungono all’esordio assoluto sulla lunga distanza e lo fanno nel migliore dei modi, presentandosi agli occhi del pubblico sulle ali di un’opera sontuosa e curatissima, collocabile senza troppe esitazioni nel filone “post” death metal inaugurato da Ulcerate e Portal e particolarmente diffuso a queste latitudini. Nell’arco di cinquanta minuti scarsi di musica, il quartetto di Montréal si rende protagonista di un assalto viscoso e nero come la pece, ricco di lugubri sfumature e pervaso da un’atmosfera epico-decadente che conferisce grande fascino e profondità al tutto, come se gli otto brani della tracklist fossero la trasposizione in musica del celebre romanzo di Cormac McCarthy “The Road”. Si preme il tasto “play” del lettore e scenari apocalittici – spesso sull’orlo del collasso – prendono poco a poco forma in un flusso magmatico che cita tanto gli Immolation più tetragoni quanto gli autori dell’ormai seminale “The Destroyers Of All”, con qualche strappo black metal a ricordare neanche troppo velatamente le gesta dei transalpini Deathspell Omega. Un amalgama sonoro perfettamente bilanciato, in cui segmenti obliqui, dissonanze e ritmiche comatose di chiara ascendenza Neurosis non vanno mai a soverchiare l’impatto tipicamente death metal dell’album – sostenuto da solidi riff e tremendi colpi di doppia cassa – con grande sollievo da parte di chi proprio non riesce a digerire le bizzarrie compositive di molti progetti analoghi (Antediluvian, Mitochondrion, ecc.). Il pregio principale dei Phobocosm è proprio questo: la capacità di muoversi con scioltezza fra modernità e tradizione, fra una sete irreprensibile di violenza e una spinta emotivo-sperimentale costante, per un risultato complessivo che negli ambiti di riferimento, ne siamo certi, suonerà già come uno degli highlights dell’anno. Poi non dite che non vi avevamo avvisato.

TRACKLIST

  1. Sleep Deprivation
  2. Solipsist
  3. Knives In The Senate House
  4. Solar Storm
  5. 27 Days Of Darkness
  6. Drowned
  7. Awaken Unconscious
  8. Forever In Doubt
3 commenti
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