8.0
- Band: POLARIS
- Durata: 00:46:11
- Disponibile dal: 01/09/2023
- Etichetta:
- Sharptone Records
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Un po’ come successo agli Architects, rimasti tragicamente orfani del chitarrista e compositore Tom Searle, così anche i Polaris devono affrontare la prematura dipartita del pari ruolo Ryan Siew, scomparso pochi mesi fa a soli ventisei anni per circostanze ancora da chiarire.
Sperando che, nonostante tutto, il futuro sorrida loro come è stato per Sam Carter e soci, quello che possiamo dire dopo l’ascolto di “Fatalism” è che la formazione australiana, già abbonata alle zone alte delle classifiche locali con i precedenti “The Mortal Coil” e “The Death Of Me”, ha compiuto con “Fatalism” un ulteriore passo avanti a livello di maturità compositiva, confezionando un lavoro destinato verosimilmente alla Top 10 delle migliori uscite di genere dell’anno, nonostante la nutrita concorrenza di nuove leve (Currents, Sleep Token) e veterani (August Burns Red, Bury Tomorrow, Unearth).
Là dove in passato il loro metalcore melodico a tinte prog ci parso sì efficace ma a tratti un po’ lezioso e con qualche tecnicismo fine a se stesso, stavolta il quintetto di Sidney non fa prigionieri con una scaletta asciutta e al tempo stesso mai così variegata: “Nightmare” e “Overflow” hanno preso (bene) appunti dagli Architects su come far cantare le folle ai festival; ”Parasites” e “Inhumane” saltano alla gola con un basso in primo piano dal sapore nu-core degno dei migliori I Prevail; “The Crossfire” unisce urgenza melodica e aggressività hardcore come insegnano i While She Sleeps; “Aftertouch” conferma una sensibilità melodica superiore alla media del genere (nota di merito in proposito per le voci pulite del bassista Jake Steinhauser, sempre più protagonista di fianco allo screamer Jamie Hails), mentre “Fault Line” spicca per contrasto con degli armonici super cafoni intrappolati a break atmosferici.
La chiusura con il simil-djent di “All In Vain” non fa che ribadire la qualità di “Fatalism” e il rimpianto per la prematura scomparsa di Ryan: sperando non sia il loro canto nel cigno, diamo ufficialmente il benvenuto ai Polaris nella Super Lega del metalcore.