7.0
- Band: POP EVIL
- Durata: 00:41:07
- Disponibile dal: 21/05/2021
- Etichetta:
- eOne Music
- Distributore: Audioglobe
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Ai Pop Evil, fin dalla scelta del curioso moniker, piace dire le cose come stanno. Se “Up” indicava la volontà di scalare le classifiche e l’omonimo l’intento di affermare una nuova immagine di se stessi, questo nuovo “Versatile” mostra fin dalla fumettosa copertina la varietà compositiva della band di Gran Rapids, che dopo aver fatto tredici (anni di carriera) festeggia con il suo sesto full-length. La filigrana in trasparenza resta evidentemente l’hard rock mascellone che li ha resi (quasi) famosi, ma tra i solchi del disco, come detto, si alternano diversi stili: se l’opener “Let The Chaos Reign” mostra muscoli gonfiati da steroidi nu-metal (a metà tra Saliva e Drowning Pool) e “Set Me Free” la segue a ruota, già “Breathe Again” si sposta in territori più moderni (diciamo un ibrido Bring Me The Horizon e Shinedown), con tanto di testo che richiama indirettamente il caso George Floyd. Altro spostamento della puntina virtuale: con “Work” ci si guarda al pop-rock più mainstream (i Pop Evil che imitano i Papa Roach che imitano gli Imagine Dragons), mentre “Inferno” a dispetto del titolo è una semi-ballad dove a brillare è soprattutto la timbrica del palestrato Leigh Kakaty. Archiviato il lato A con “Stronger (The Time Is Now)”, classico anthem motivazionale perfetto in sede live, la seconda metà del disco si muove sulle stesse coordinate senza grandi sorprese, fatto salvo il country rock di “Survivor” e la linkinparkiana “Worst In Me”. Insomma, come fatto poco fa dagli Escape The Fate, anche la band del Michigan gioca la carta del miscuglio per provare a staccare la nutrita concorrenza: riuscirà “Versatile” a farli passare da ‘Walmart band’ a degni comprimari di Papa Roach e Five Finger Death Punch, giusto per citare due abituali compagni di tour? Probabilmente no, ma in compenso abbiamo una colonna sonora perfetta per passeggiare tra i corridoi dell’Esselunga.