POP EVIL – What Remains

Pubblicato il 17/03/2025 da
voto
7.0
  • Band: POP EVIL
  • Durata: 00:34:35
  • Disponibile dal: 21/03/2025
  • Etichetta:
  • MNRK Heavy

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“Cosa resterà, di questi Pop Evil?”: nel parafrasare una vecchia canzone nostrana, potremmo anche rispondere “non molto, negli annali della musica”, ma nondimeno bisogna riconoscere loro il merito di essere tra i massimi esponenti del ‘Walmart metal’, ovvero quella tipologia di hard rock mascellone non troppo impegnativo – cinicamente, potremmo definirla ‘musica usa e getta’ – da ascoltare in sottofondo mentre si fa la spesa o in sala pesi.
Negli ultimi vent’anni, la band del Michigan ha consolidato la sua formula fatta di ritmiche possenti e melodie ficcanti, capaci di entrare subito in testa trasmettendo però anche una bella botta di energia: là dove il precedente “Skeletons” suonava sì potente ma un po’ troppo stereotipato, stavolta viceversa Leigh Kakaty e i suoi numerosi collaboratori – ben sei produttori, come nella migliore tradizione sanremese – si sono dati da fare per alzare l’asticella, tornando sui livelli di “Versatile” (album di quattro anni fa).
La doppietta iniziale, “When Bullets Miss” e “Deathwalk”, mette subito in mostra i muscoli con un hard rock carico di steroidi grazie anche alla produzione di Cody Quistad (ormai più affermato nel ruolo di produttore che di chitarrista dei Wage War) e alla cromatura elettronica: tutto formalmente perfetto, così come “Zero To None”, anche se canzoni di questo tipo risultano sovrapponibili a miriadi di altre band che dominano le radio FM d’oltreoceano.
Il tratto distintivo dei Pop Evil è, viceversa, la capacità di unire alla potenza ritmica anche una sensibilità pop più raffinata rispetto alla media del genere, come emerge chiaramente nella parte centrale della tracklist: tracce come la title-track, “Wishful Thinking”, “Side Effects” o “Criminal” permettono a Kakaty di sfoggiare appieno la sua timbrica melodica nelle strofe portanti e non solo nei ritornelli, mantenendo comunque dei break più heavy per garantire la giusta dose di adrenalina.
Al netto di qualche alleggerimento di troppo – “Knife For The Butcher”, a dispetto del titolo, non è altro che l’ennesima variazione sul tema pop rock degli Imagine Dragons – “What Remains” scorre bene fino alla fine, chiudendo in bellezza tra un rimando all’eclettismo elettronico dei Fever 333 (“Enough Is Enough”) e una versione anabolizzata dei Nickelback (“Overkill”).
Per gli amanti del modern hard rock, un disco meno esplosivo di quanto l’artwork in copertina lascia presagire ma comunque piacevole.

TRACKLIST

  1. The Bullet That Missed
  2. Deathwalk
  3. What Remains
  4. Wishful Thinking
  5. Side Effects
  6. Criminal
  7. Enough Is Enough
  8. Zero To None
  9. Knife For The Butcher
  10. Overkill
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