
8.0
- Band: POPPY
- Durata: 00:42:24
- Disponibile dal: 15/11/2024
- Etichetta:
- Sumerian Records
Spotify:
Apple Music:
In un contesto quale quello attuale, in cui la fluidità di genere è ormai all’ordine del giorno, non dovrebbe fare particolarmente notizia la contaminazione spinta tra diversi stili musicali; nondimeno, non capita spesso di trovarsi di fronte ad un’artista poliedrica come Poppy, capace di spaziare tra metalcore, nu metal, hyper pop, shoegaze, punk rock, industrial, alternative ed electro; il tutto, senza dimenticare le fortunate collaborazioni con le band più hot del momento (Bad Omens e i Knocked Loose, per restare alle più recenti).
Partita una decina d’anni fa con le stimmate da fenomeno di YouTube, col tempo Moriah Rose Pereira si è emancipata dal suo personaggio kawaii metal e, dopo cinque album (in sei anni!) forieri di sperimentazioni, è ora pronta con “Negative Spaces” al definitivo salto di qualità, sulle orme di Bring Me The Horizon, Architects e Spiritbox.
Certamente il tag team con Jordan Fish – ormai non più a libro paga di Oli Sykes – aiuta a replicare la strada verso il successo, ma al netto di qualche ovvia somiglianza con la band di Brighton (“have you had enough?”, “new way out”) sbaglia chi pensasse di trovarsi di fronte ad una nuova versione dei BMTH.
Il frullatore di Poppy viceversa tira dentro di tutto e torna in modalità heavy: ci sono le ritmiche tritatutto degli Slipknot riviste con lo scream degli Spiritbox (“they’re all around us”), il sempre più attuale Chino Moreno nella versione sleeptokenizzata (“surviving on defiance”), i chitarroni del nu metal che fu (“the center’s falling out”) e finanche schegge di post-hardcore nel minuto e mezzo di “hey there”.
Non meno vario il comparto più leggero, dove si spazia dal synth-pop sognante dei migliori The Birthday Massacre (“crystallized”) allo space emo della conclusiva “halo”; nel mezzo, scopriamo come suonerebbero Avril Lavigne (“vital”) o le Hole (la title-track) attualizzate dalla produzione di Jordan Fish, così come non manca un omaggio alla regina del Pop per antonomasia – Madonna – nelle atmosfere danzerecce di “push go”.
Lungi da noi voler liquidare Mrs. Pereira come una cosplayer dal multiforme ingegno: non sarà (ancora) la Billie Elish del modern metal, ma il fenomeno Poppy è qui per restare.