8.5
- Band: PORTAL
- Durata: 00:38:08
- Disponibile dal: 28/05/2021
- Etichetta:
- Profound Lore
- Distributore: Audioglobe
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Se poco era stato detto a proposito dell’uscita di “Avow”, niente invece si sapeva di “Hagbulbia”, che esce a sorpresa lo stesso giorno del sopracitato fratello e stravolge completamente la prospettiva con cui valutare la direzione artistica dei Portal in questo momento. Come detto parlando appunto di “Avow”, sembrava di aver trovato in esso un momento di relativo raccoglimento in cui, piuttosto che sperimentare in nuovi campi, si cercava di trovare un filo comune con il passato realizzando un’opera innovativa ma anche ben riconoscibile da coloro avvezzi alle loro sonorità. Ecco che invece “Hagbulbia” lascia cadere ogni freno inibitore, sprigionando ancora una volta l’indomabile desiderio di sondare l’ignoto da parte di questo instancabile progetto: fin dai primi momenti di “Stow”, ci si inerpica infatti in un labirinto noise/drone inaccettabile, fosco, profondo come un abisso e destinato a collassare ulteriormente da “Of Straw And Cloth” in poi. Le parti adesso si sono invertite: gli strumenti elettrici passano da un ruolo di assoluto predominio ad un fine lavoro di cesello che permette loro di aggiungere ancor più vividezza ad un soundscape agghiacciante in cui convivono innumerevoli anime, unite secondo una cacofonia soave e malvagia. In questo senso, anche l’apporto vocale, con tutti i suoi effetti, riverberi e multistrati, diventa una figura centrale in molti momenti di questo disco, mostrando quindi la capacità di variare gli equilibri della band per il raggiungimento di un risultato inedito e devastante. Si tratta a conti fatti di un genere musicale non del tutto estraneo ai Portal e alle loro numerose sperimentazioni con il drum programming e l’effettistica in generale, ma affrontato stavolta in una maniera coraggiosa e totalizzante che permette loro di imprimere il loro inconfondibile marchio anche su territori sonori fino ad ora esplorati solo parzialmente. Nonostante non si possa parlare nemmeno di metal in termini tecnici, il carisma ed il carattere di questi musicisti esce subito allo scoperto, mostrando una visione artistica così assurda e peculiare da travalicare le definizioni musicali ed esprimersi ai massimi livelli in una forma artistica estrema a tutto campo. La volontà inoltre di dedicare una pubblicazione specifica a queste composizioni, piuttosto che utilizzarle quali semplici intermezzi atmosferici nell’altro album, rende merito di grande onestà ed intraprendenza al gruppo, che dimostra così di non temere mai la via meno percorsa e di saper ancora scandagliare l’orrore secondo squarci espressivi inattesi e fatali.