5.0
- Band: PORTAL
- Durata: 00:31:45
- Disponibile dal: 10/10/2008
- Etichetta:
- Ordo Decimus Peccatum
- Distributore: Audioglobe
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Davvero non si capisce perché alcune etichette producano, ma vadano poi anche a ristampare album che davvero hanno poco da offrire. L’ennesimo caso inspiegabile è dato da “Seepia”, debutto nel 2003 su lunga distanza degli australiani Portal. Nel 2008 la Ordo Decimus Peccatum ha deciso di ristampare questo lavoro per motivi a noi ignoti. Può anche darsi che il gruppo nell’underground più remoto abbia una buona fetta di pubblico e questo potrebbe essere l’unico motivo per spingere una label a sborsare soldi per un CD che in pratica è assai poco comprensibile. Colpa dell’estremismo sonoro della scuola australiana, penserà qualcuno, ma in realtà lo stile ed il riffing dei Portal è molto contorto, veloce con moltissime scale di chitarra che portano però come unico risultato un sacco di confusione. A differenza di tanti gruppi dal sound ‘sporco’ dell’underground che suonano in maniera minimale e aprossimativa, i Portal sono dotati di buona tecnica, ma le idee musicali sono parecchio discutibili. Un certo alone ritualistico lo si riesce pure a scorgere nei momenti meno caotici ed insensati del CD, ma bisogna mettersi d’impegno per poterlo apprezzare pienamente. Si tratta senza dubbio di una release assai estrema, forse penalizzata un po’ troppo da una produzione satura che soffoca e allo stesso tempo accozza tutti i suoni creando un muro sonoro scombinato e indecifrabile. La potenza del sound c’è, pure troppa, manca però una vera struttura ai brani di questa band che è estrema quanto vi pare, ma allo stato delle cose non riesce a far male.