7.5
- Band: DEREK SHERINIAN , DREAM THEATER , FLYING COLORS , MARK BOALS , MR. BIG , THE WINERY DOGS , TONY MACALPINE
- Durata: 01:32:47
- Disponibile dal: 11/10/2013
- Etichetta:
- Eagle
Spotify:
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Ma Portnoy ha un attimo di pausa? Si direbbe di no, considerando che dal suo split con gli ex compagni dei Dream Theater il tatuato batterista ha formato gli Adrenaline Mob (poi lasciati), i The Flying Colors (dai quali attendiamo a breve un seguito dell’omonimo debutto) e il power trio dei The Winery Dogs; tutto questo in aggiunta all’aver inciso un nuovo album con i Transatlantic e ad aver preso parte a chissà quante collaborazioni e ospitate varie. Per non farsi mancare niente, la drum machine umana si incontra a Tokyo con alcuni amici, compagni ed ex-compagni, che identifichiamo nei volti di Billy Sheehan (Mr.Big, The Winery Dogs), Tony Macalpine (Mark Boals, Ring Of Fire) e Derek Sherinian (ex-Dream Theater,Planet X, Timo Tolkki’s Avalon), musicisti di peso e di spessore, che tanto hanno dato alla scena rock & metal in generale, sia in termini solistici che all’interno di band e progetti. Mancando la formazione di un cantante vero e proprio è logico supporre come il contenuto musicale di questa serata risulti quasi esclusivamente strumentale (solo una canzone è effettivamente cantata) ma è altrettanto logico aspettarsi un livello assolutamente stellare nelle performance individuali dei quattro dotati musicisti. Cercando di pescare equamente dalla carriera di tutti e quattro, Portnoy, Sherinian, Macalpine e Sheehan si concentrano dunque su brani strumentali della rispettiva carriera solista nella quale magari più di uno ha collaborato, in modo da mantenere una forte coerenza di fondo. Ecco spiegato dunque il fatto che ben tre estratti dalla discografia dei Dream Theater si limitino al solo periodo Sherinian (“Falling Into Infinity”,”A Change Of Season”), così come i brani estratti dalle carriere soliste di Macalpine e Sherinian siano quelli dove magari l’uno era ospite dell’altro. A conti fatti, questi ‘incroci’ collaborativi risultano quel ‘di più’ di cui abbisognava l’album, e ci dipingono l’immagine veritiera di quattro amici, che si ritrovano per condividere con un pubblico vari momenti d’incontro delle rispettive carriere. E’ la parte introduttiva della suite “A Change Of Season” ad introdurci le danze: i cinque minuti di “The Crimson Sunrise” sono riproposti come da disco, e lasciano posto immediatamente posto alla più lunga “Acid Rain”, brano del secondo disco dei Liquid Tension Experiment. Dopo questo inizio così Portnoy-oriented, è poi Macalpine a prendere il comando, e la sua “The Stranger”, brano in cui Sherinian era ospite, riempie l’aria di passaggi neoclassici di chitarra. La cover di “Stratus” di Billy Cobham precede la salita in cattedra di Sherinian stesso, il quale ricambia il favore a Tony proponendo “Apocalypse 1470 B.C.”, brano in cui era invece il chitarrista ad essere l’ospitato e non l’ospitante. L’assolo di chitarra di Macalpine ci ‘asciuga’ un po’, rivelandosi troppo lungo e poco emozionale, ma dopo di esso una bellissima “Been Here Before” ci da quanto ci era mancato in termini di emozionalità, grazie ad un buon Derek alle tastiere. “Birds of Prey (Billy’s Boogie)” è l’ultimo brano dalla carriera di Macalpine, poi Billy Sheehan si impossessa della scena grazie ad un vorticoso assolo di basso, che invece ci piace e ci convince. Sempre dalla carriera del biondo bassista arriva poi “The Farandole”, un estratto dalla discografia dei Talas, e dopo tocca a Jeff Beck essere coverizzato, con una buona versione di “The Pump”. Il drum solo di Portnoy è inspiegabilmente corto, ma il finale è comunque tutto targato Dream Theater, visto che “Hell’s Kitchen” e “Lines In The Sand”, la seconda proposta in un inedita versione non cantata, fanno certo la loro porca figura, inframezzate da un buon assolo alle tastiere di Sherinian. L’ultimo brano proposto è l’unico cantato: “Shy Boy” dei Talas ha il tiro giusto per concludere all’insegna del ritmo e del divertimento una serata di grande musica. Considerata l’ottima produzione e la pulizia del suono, non possiamo fare altro che consigliarvi questo funambolico live!