PORTRAIT – The Host

Pubblicato il 25/06/2024 da
voto
7.0
  • Band: PORTRAIT
  • Durata: 01:14:31
  • Disponibile dal: 21/06/2024
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records

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Dopo un album ancora fortemente debitore nei confronti dei Mercyful Fate (“Burn The World”), gli svedesi Portrait ci avevano pienamente convinto nel 2021 con il loro “At One With None”, un disco che aveva ancora delle radici salde nel sound luciferino della band di King Diamond, ma che al tempo stesso mostrava la volontà di creare qualcosa di personale, che inglobava anche suggestioni provenienti dalla scena statunitense, dagli Iced Earth ai Sanctuary.
Il loro nuovo lavoro, “The Host”, prosegue sulle medesime coordinate, ma la band decide per l’occasione di compiere un passo rischioso, giocandosi la carta del concept album. Il disco, infatti, mette in musica un racconto ispirato alla letteratura sword & sorcery, ambientato nella Svezia del XVII secolo.
Da un punto di vista musicale, i Portrait proseguono lungo la strada già tracciata con il precedente album, continuando a bilanciare con efficacia le loro numerose influenze. Così “The Blood Covenant” picchia giù duro, trovando un punto di incontro tra i Sanctuary più battaglieri, lo speed e l’epic metal; “One Last Kiss”, con il suo alternare momenti più quieti ad altri più possenti e maestosi, ci ha ricordato la produzione più squisitamente metal del Dickinson solista; “Sound The Horn”, invece, sfiora addirittura certi fraseggi tipici del black metal, mentre i passaggi più classici alla Mercyful Fate riemergono in canzoni come “The Sacrament”. Impossibile, infine, non citare “The Passions Of Sophia”, opera ambiziosa, che chiude il disco con i suoi undici minuti di durata.
La performance dei musicisti è sempre professionale, con una particolare nota di merito per il cantante Per Lengstedt, capace di gestire stili e timbriche molto diversi, staccandosi dal puro e semplice falsetto alla King Diamond, e anche la produzione ci è parsa efficace, sempre chiara e curata, ma mai eccessivamente pulita o patinata.
Sebbene “The Host” sia senza dubbio un capitolo positivo, però, dobbiamo ammettere di non aver provato lo stesso entusiasmo che ricordiamo per “At One With None”, soprattutto per un motivo, ovvero la lunghezza dell’album. I Portrait, probabilmente per riuscire a sviluppare il loro concept album in maniera completa, ci consegnano un disco di settantaquattro minuti, senza avere purtroppo la maturità artistica per poter gestire una tale mole di suggestioni. La conseguenza di tutto ciò è un lavoro che, purtroppo, contiene troppi brani simili tra loro ed un numero eccessivo di riempitivi, che sembrano esistere solo per garantire la narrazione del concept.
Un piccolo passo indietro, dunque, che però non va ad intaccare la fiducia che riponiamo in questa promettente realtà svedese, che ha tutte le carte in regola per mantenersi ai livelli più alti della nuova ondata del metallo tradizionale.

TRACKLIST

  1. Hoc Est Corpus Meum
  2. The Blood Covenant
  3. The Sacrament
  4. Oneiric Visions
  5. One Last Kiss
  6. Treachery
  7. Sound The Horn
  8. Dweller Of The Threshold
  9. Die In My Heart
  10. Voice Of The Outsider
  11. From The Urn
  12. The Men Of Renown
  13. Sword Of Reason (The Steel Of Revenge)
  14. The Passions Of Sophia
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