7.5
- Band: POSTVORTA
- Durata: 00:40:20
- Disponibile dal: 17/09/2015
- Etichetta:
- Drown Within Records
Spotify:
Apple Music:
EP lungo o full-length breve? Lecito porsi questa domanda al cospetto di “Ægeria”, ultimo parto discografico dei ravennati Postvorta. Ad appena un anno di distanza dalla pubblicazione del debut “Beckoning Light We Will Set Ourselves On Fire”, la creatura del chitarrista Andrea Fioravanti si ripresenta infatti sul mercato con un’opera stringata solo sulla carta, che a fronte di una tracklist di quattro brani (tre inediti e una cover di “In The House, In A Heartbeat” di John Murphy, originariamente inclusa nella colonna sonora del film “28 Giorni Dopo”) si snoda per una quarantina di minuti abbondanti, imponendosi per la sua capacità di materializzare immagini struggenti e tumultuose alla maniera di Isis, Cult Of Luna e Buried Inside. In questo nuovo capitolo – il primo di una trilogia dedicata al ciclo della nascita – è però l’influenza spoglia e decadente della compianta formazione canadese ad emergere con maggiore insistenza, sia a livello di interpretazione vocale, mediamente più sofferta rispetto al lavoro precedente, che di approccio al songwriting, con una netta diminuzione dell’effettistica e della componente progressive in favore di arrangiamenti crudi e viscerali, in cui a farla da padrone è un senso di abbattimento costante, dalle tinte grigio perla come quelle del minimalissimo artwork di copertina. Manna dal cielo per chi, visto l’incombere della stagione invernale, è in cerca di musica introspettiva con la quale scandire la propria quotidianità, traslata in composizioni-fiume del calibro di “Corion”, annoverabile già da ora tra gli episodi migliori dell’intero repertorio dei Nostri, e curata maniacalmente in ogni suo aspetto (sentire la produzione di Riccardo Pasini per credere). Un piccolo affresco “post” metal che ribadisce, se mai ce ne fosse bisogno, il talento insito in questo progetto. Imperdibile per gli appassionati del genere.
Ægeria by POSTVORTA