POWERWOLF – Return In Bloodred

Pubblicato il 07/05/2005 da
voto
7.0
  • Band: POWERWOLF
  • Durata: 00:40:04
  • Disponibile dal: 04/04/2005
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records
  • Distributore: Audioglobe

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 Nei primi anni Novanta il metal classico stava vivendo un periododi crisi nerissima, erano davvero poche le band che riproponevanosonorità ottantiane, sovrastate com’erano da grunge, death e black; lecase discografiche per correre ai ripari e rilanciare un genere cherischiava l’asfissia cercarono allora di propagandare delle banddiscrete e nulla più come i salvatori della patria, come i nuovi messiadel metallo più vero ed incontaminato: da qui la nascita e l’exploitdegli Hammerfall. A distanza di anni, ora che il power è un genereterribilmente inflazionato e le idee latitano paurosamente, la MetalBlade butta sul mercato i Powerwolf, facendo una pubblicità enorme allaband, lanciata come la new sensation del metallo, sperando di pescareil jolly come otto anni fa fece la Nuclear Blast con i sopra citatiHammerfall. Insomma, la storia si ripete. Grande risalto è stato datoal canante della band, Attila Dorn, rumeno e diplomato all’opera diBucarest. Puntando sul fatto che Attila è cresciuto nella Romania diCeausescu, e quindi sostanzialmente vergine nei confronti della musicametal, i discografici giocano la carta della freschezza compositiva edesecutiva di un ragazzo che, non avendo trent’anni di storia hard sullespalle, potrebbe davvero proporre qualcosa di nuovo senza scopiazzareda questa o quella band. Tesi interessante ma, come si vedrà, piuttostofallace. La band infatti propone un heavy metal dalla chiara baseottantiana, con numerosi rimandi anche alla scena hard rock. Attila inparticolare si rivela essere un buon cantante, dal timbro roco edintenso, sicuramente più vicino al metal che alla musica operistica.”Mr Sinister” e “We Came To Take Your Souls” risultano essere ottimetracce di heavy ottantiano, con dei ritornelli semplici semplici che sistampano in testa sin dal primo ascolto. I Powerwolf disseminano poidelle citazioni all’interno di tutto l’album, la più evidente dellequali è quella dei Rage di Peavy Wagner, soprattutto nei pezzi piùhardrockeggianti come “Demons & Diamonds” o “Black Mass Hysteria”,che davvero sembra uscita da “Welcome To The Other Side”. In “Kiss OfThe Cobra King” fanno capolino anche i Death SS più classicamentemetal, quelli di “Heavy Demons” per intenderci. Va segnalato il buonlavoro delle chitarre, messe sempre in primo piano dalla produzioneperfetta di Fredrick Nordstrom. Discorso a parte meritano le tastiere,utilizzate solamente per creare atmosfere gotiche da film horror: laband infatti, conscia di avere un transilvano DOC in line up, hapensato bene di adottare un’immagine vampiresca, piuttosto infantile adire il vero, oltre che già sfruttata ed abusata da almeno un migliaiodi band in precedenza. Tornando alla musica, molto buona “Montecore”,tra Rage e King Diamond, con un feeling cupo ed oscuro ripreso anchenella successiva “The Evil Made Me Do It”, doomeggiante e con un Attilache nel chorus riprende molto il lamento diabolico e lancinante delmaestro Ozzy; ottimo pezzo. Il trittico horror-doom si chiude con”Lucifer In Starlight”, sempre lenta e ossianica, con tastiere in bellaevidenza a guidare il brano e a sostituire le chitarre che quasi silimitano ad un lavoro di mero accompagnamento. A chiudere l’albumtroviamo “Son Of The Morning Star” nella quale finalmente Attila mettein mostra le sue doti operistiche, rendendo particolamente gotica unaballad oscura e cadenzata e di per sé non particolarmente efficace. Lasong in questione potrebbe tranquillamente essere utilizzata per unacolonna sonora di un film fantasy. La rinascita del metallo quindi nontransita certo da queste parti; i Powerwolf sono una buona band che haprodotto un esordio discreto e nulla più. Ancora una volta quindiresteremo in attesa del nuovo messia che, con la sua musica, riuscirà asalvare il metal (ammesso e non concesso che il metal abbia davverobisogno di essere salvato dal baratro).

TRACKLIST

  1. Mr. Sinister
  2. We Came To Take Your Souls
  3. Kiss Of The Cobra King
  4. Black Mass Hysteria
  5. Demons & Diamonds
  6. Montecore
  7. The Evil Made Me Do It
  8. Lucifer In Starlight
  9. Son Of The Morning Star
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