7.0
- Band: PRAYING MANTIS
- Durata: 00:46:45
- Disponibile dal: 19/04/2024
- Etichetta:
- Frontiers
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Dopo una breve assenza (ci riferiamo a “Katharsis”), torna con assoluta decisione in primissimo piano la mantide religiosa sulla copertina del nuovo album dei Praying Mantis, intitolato “Defiance”.
Il gruppo britannico, attivo praticamente da mezzo secolo, ritorna alla sua classica iconografia ma propone invece ancora musica inedita e nuova di zecca, non pensando affatto di vivere di autocelebrazioni nè tanto meno di andare in pensione. La line-up, capitanata dai fratelli Chris e Tino Troy è ormai stabile da parecchio tempo e questo ha permesso loro di raggiungere non solo un notevole affiatamento, ma anche una costante e progressiva evoluzione del loro sound.
Com’è noto, i Praying Mantis, agli inizi della propria carriera, hanno pubblicato “Time Tells No Lies”, uno dei capolavori della NWOBHM, movimento di cui hanno rappresentato una frangia meno heavy e aggressiva, così come poi, una volta avvenuta la loro reunion negli anni ’90, si sono dedicati a sonorità più vicine all’AOR e al melodic rock.
Diciamo che in qualche modo, però, è tipico delle loro produzioni attingere a diverse influenze e così avviene anche in questo nuovo lavoro, dove peraltro constatiamo come i suoni delle chitarre siano alquanto robusti, ottenendo così un ottimo compromesso tra sonorità heavy e linee più melodiche.
In questa direzione si colloca il brano di apertura, “From The Start”, mentre a nostro avviso, sotto questo profilo, non risulta molto ben riuscita la title-track, più marcatamente AOR. A seguire, la band propone anche una cover dei Rainbow, con il brano “I Surrender”, ottimamente interpretato dal cantante Jaycee Cuijpers, davvero in splendida forma e assoluto protagonista in tutti i pezzi del disco.
Con “Forever My Heart” la band lascia invece maggiore spazio alle melodie, trattandosi di un midtempo, impreziosito peraltro da un assolo da brividi e assai carico di feeling; la tracklist prosegue poi molto bene con diversi brani che risultano essere tra i più interessanti dell’album. Tra questi menzioniamo senz’altro “One Heart”, dove ritroviamo dei bellissimi e azzeccatissimi inserti di chitarra flamencata, nonchè le due tracce conclusive, “Standing Tall” e “Let’s See”, sicuramente da annoverare tra gli highlight di questo lavoro. Peraltro, si evidenzia anche la presenza di una strumentale, “Nightswim”, che testimonia ulteriormente come la band britannica non voglia dare nulla per scontato, cimentandosi in vari ambiti.
“Defiance” è un disco che valutiamo senz’altro come ben concepito e ottimamente interpretato, che dimostra come questa storica band sia più affiatata che mai e non abbia affatto esaurito la propria vena creativa.