4.5
- Band: PRAYING MANTIS
- Durata: 01:09:13
- Disponibile dal: /08/2004
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
Raccolta superflua per una band superflua. E la recensione potrebbe terminare qui, vista la pochezza artistica di questa vecchia formazione britannica, che in sede di assemblaggio della raccolta avrebbe potuto perlomeno escludere l’imbarazzante opener dal vivo “Cheated”, con un Gary Barden in preoccupante debito d’ossigeno (e di pitch). C’è una storia (nota soprattutto ai Maiden fan più incalliti) che narra di gloriosi avvicendamenti, con i nomi dei vari Clive Burr, Dennis Stratton, Paul di’Anno, Tony O’Hara, John Sloman e Dougie White in bella mostra, c’è un album (“Nowhere To Hide”) ben ispirato e baciato dal successo (soprattutto nel Sol Levante), ma con il senno di poi restano le frattaglie di act anonimo, perennemente indeciso fra pomp statunitense ed hard anglosassone prima maniera, post Thin Lizzy ed in linea con i migliori Def Leppard. Trascurabili, adesso come vent’anni fa.