6.5
- Band: PRAYING MANTIS
- Durata: 46:34:00
- Disponibile dal: 04/05/2003
- Etichetta:
- Frontiers
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Correva l’anno 1979 quando uscì quel “Captured City”, sette pollici che ha avuto l’onore ed il merito di far conoscere ai più i Praying Mantis nel periodo di incubazione ed esplosione di quel fenomeno che venne chiamato Nwobhm. A distanza di ventiquattro lunghi anni i fratelli Chris e Timo Troy sono ancora qui, forti e decisi a portare avanti la loro musica melodica che, partendo dal loro famoso “Time Tells No Lie”, si è progressivamente “ammorbidita”, diminuendo la componente più hard a favore di sonorità sempre più vicine all’aor più puro. A tre anni dal buon “Nowhere To Hide”, la mantide religiosa, forte, oltre ai due fratelli Troy, dell’inossidabile Dennis Stratton (ex ascia degli Iron Maiden) oggi si avvale del contributo di Dougie White (ex Rainbow ed oggi insieme ad Yngwie Malmsteen) dietro ai microfoni insieme a John Sloman e ritorna sul mercato con “The Journey Goes On”. La formula non cambia: forti dosi di melodia, tastieroni “pomposi” figli degli anni ottanta, intense parti di chitarra per un hard rock/aor di chiaro stampo Praying Mantis. A differenza però dal precedente album, dobbiamo segnalare una certa mancanza di energia nei brani che, pur risultando di pregevole fattura, non riescono mai ad esplodere ed a coinvolgere al 100% chi aspetta avidamente il capolavoro. La pacatezza che troviamo in alcuni momenti dell’ascolto è demoralizzante, a parte episodi singoli come le ottime “The Journey Goes On” o “Beast Within” non riscontriamo la qualità sublime che da tempo quasi immemore farcisce le composizioni della mantide. Tre anni purtroppo non sono bastati per bissare il buon “Nowhere To Hide”, da questa band oggi sarebbe lecito aspettarsi qualcosa in più. Senza però farsi prendere da eccessivo “distruttismo”, l’ascolto di “The Journey Goes On” fila comunque liscio senza eccessivi intoppi.