PRETTY BOY FLOYD – Leather Boyz With Electric Toyz

Pubblicato il 11/10/1989 da
voto
7.5
  • Band: PRETTY BOY FLOYD
  • Durata: 00:38:57
  • Disponibile dal: 05/10/1989
  • Etichetta:
  • MCA Records

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A vederla con la sensibilità di oggi, una copertina come quella di “Leather Boyz With Electric Toyz” fa sorridere, ma nei coloratissimi anni Ottanta era business as usual, tanto che i neonati Pretty Boy Floyd, dopo una manciata di show sul Sunset Strip, vengono messi sotto contratto dalla major di turno, la MCA in questo caso, intenzionata a bissare i successi ottenuti da Motley Crue, Poison e Bon Jovi.
Affiancati da un giovanissimo Howard Benson – produttore che diventerà famoso nel mainstream durante gli anni Novanta/Duemila, ma che all’epoca poteva vantare giusto un paio di lavori con i T.S.O.L. – i quattro californiani danno alle stampe un debutto che all’epoca passò tutto sommato inosservato (fuori dalla Top 100 di Billboard, al netto di un paio di singoli girati su MTV), ma che negli anni ha acquisito uno stato di piccolo cult visto anche lo scioglimento dopo pochi anni della band, spazzata via come buona parte della scena glam californiana dal fenomeno grunge. A dispetto di una copertina simil-cartoon in stile Kiss, l’ispirazione più evidente dei quattro californiani sono i Motley Crue (che nello stesso anno daranno alle stampe il capolavoro “Dr. Feelgood”), come appare subito evidente dalla title track posta in apertura: chitarre ruggenti, doppio pedale a dettare i tempi e cori da strada per quella che possiamo definire la loro “Live Wire”.
Non sono da meno la successive “Rock And Roll (Is Gonna Set The Night On Fire)”, singolo di lancio su MTV che incarna alla perfezione lo spirito festaiolo del Sunset Boulevard, così come “48 Hours”, altra party song che pur non inventando nulla porta con sé un entusiasmo contagioso cui è difficile restare immuni. L’immancabile power ballad (“Wild Angels”) è anch’essa allineata ai dettami del genere (arpeggio, cori da accendino, solo in crescendo…) ma, così come la conclusiva “I Wanna Be With You”, non raggiunge i livelli d’eccellenza dei maestri Poison e Warrant. La cover dei Motley Crue di “Toast Of The Town” (roba che se fosse proposta oggi dagli Hardcore Superstar farebbe sfracelli) chiude un lato A di pregevole fattura; meno memorabile, ma comunque divertente, anche la seconda metà del disco, con le atmosfere poisoniane di “The Last Kiss” e l’ennesimo omaggio a Nikki Sixx e soci (“Your Mama Won’t Know”).
A posteriori l’impatto sulla cultura di massa dei Pretty Boy Floyd è tutto sommato limitato – probabilmente qualcuno li ricorda più per il moniker, che influenzerà per contrapposizione quello degli Ugly Kid Joe qualche anno dopo, o per le controversie post-reunion – ma nella sua totale aderenze ai canoni del genere “Leather Boyz With Electric Toyz” resta ancora oggi una pregevole diapositiva sugli ultimi anni di gloria della scena hard rock losangelina degli anni Ottanta.

TRACKLIST

  1. Leather Boyz With Electric Toyz
  2. 
Rock And Roll (Is Gonna Set The Night On Fire)

  3. Wild Angels

  4. Forty-Eight Hours
  5. Toast of The Town
  6. Rock And Roll Outlaws

  7. Only The Young
  8. The Last Kiss
  9. Your Momma Won’t Know
  10. I Wanna Be With You 
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