6.5
- Band: PRIMAL ROCK REBELLION
- Durata: 00:53:21
- Disponibile dal: 27/02/2012
- Etichetta:
- Spinefarm
- Distributore: Universal
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Dall’insana unione tra Adrian Smith (Iron Maiden) alla chitarra – e qui anche al basso – e Mikee Goodman (ex SikTh) alla voce, nascono i Primal Rock Rebellion, progetto a due che vede la collaborazione in studio del drummer Dan Foord (ex SikTh) per completare la formazione. Pensando ai nomi dei due protagonisti coinvolti, sorge spontanea la curiosità nel capire come il gusto classico di Smith possa in qualche modo abbracciare le vocals schizzate del cantante, e la risposta in questo senso arriva puntuale dal primo singolo estratto, “No Place Like Home”, in cui il guitar working maideniano si incrocia con un cantato camaleontico, capace fra l’altro di alternare scream vocals a cori di stampo classico, per un risultato che, unito alle ritmiche nuovamente alla Iron Maiden sul ritornello, è quanto di più pacchiano e forzato si possa immaginare. Per fortuna, “Awoken Broken” è un disco di dodici tracce e, pur non mancando forzature di simil caratura all’interno del disco (vedi le mediocri “White Sheet Robes” e “Snake Ladders), bisogna riconoscere che il duo londinese, attraverso il proprio debutto, è stato capace di sorprenderci con composizioni in cui la fusione di metal classico e alternativo appare coerente, fresca e piacevole. L’inizio affidato all’opener “No Friendly Neighbour”, ad esempio, ci consegna un clima oscuro, capace di unire le varie influenze e sottolineare il carisma vocale di Goodman, quanto mai profondo nel recitato, prima di un suggestivo finale dal gusto epico con tanto di tastiere a riempire l’atmosfera. Un tema, quello epico, imprescindibile quando nella stesura del songwriting è presente un personaggio come Adrian Smith: è infatti impossibile non notare la maestosità nel refrain portante dell’ottima “Bright As a Fire” o nell’atipica ballata progressiva “Tortured Tone”. Certo, il cantato variegato di Goodman rappresenta un bello scoglio per tutti i puristi, risultando indecifrabile nel cambiare registro da parti recitate a ruggenti scream vocals, passando per un pulito più o meno grezzo e senza dimenticare alcune uscite dissonanti, ma questa varietà d’interpretazione è sinonimo di talento e va a braccetto con l’invidiabile spirito libero di Adrian Smith e dei Primal Rock Rebellion.