7.5
- Band: PRIMORDIAL
- Durata: 00:59:32
- Disponibile dal: 07/02/2005
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Cinque. Sono tanti i full length che i Primordial hanno pubblicato nella loro magnifica carriera e questo “The Gathering Wilderness” è senz’altro quello che potrebbe una volta per tutte lanciare la band irlandese nel firmamento della scena metal. Promosso infatti da una label finalmente all’altezza, la Metal Blade, il quinto parto del’ensemble di Dublino si rivela un album veramente personale, professionale e, ad eccezione forse dell’opener “The Golden Spiral” – discreta ma nettamente inferiore alla fantastica “The Heretics Age”, incipit del precedente “Storm Before Calm” – ispirato. Con un sound mediamente più cupo e controllato rispetto al recente passato, i Primordial in questa occasione danno largo spazio nell’arco dei cinquantanove minuti dell’album alla disperatissima voce pulita del grandissimo frontman Alan Nemtheanga e alla loro immensa passione per le melodie celtiche, arrivando in certi casi a rileggere in chiave personalissima persino gli indimenticabili ed ultra epici midtempo di Bathory e Candlemass. Questa volta non c’è proprio spazio per le sfuriate black ma il disco appare comunque variegato e frizzante, forte di melodie stupende e di alcune tra le linee vocali più memorabili mai disegnate da Alan. Le sette canzoni di “The Gathering Wilderness” sono tutte intrise di un feeling epico unico, di una sofferenza e di una passione che a tratti sono quasi palpabili. Se dovessimo citare gli episodi migliori della tracklist diremmo senza esitazione “End Of All Times (Martyrs Fire)”, “The Coffin Ships” (una delle canzoni più belle mai scritte dai nostri!) e “Tragedy’s Birth”, brani drammatici ma anche aggressivi quando occorre, esempi lampanti della grandissima classe di cui è dotata la band che, pur sfiorando spesso i dieci minuti di durata in ogni singola composizione, non perde mai anche minimamente il filo del discorso. E’ proprio un peccato che, come dicevamo, “The Golden Spiral” sia un pochino al di sotto delle aspettative e che in certi momenti “The Song Of The Tomb” stenti anch’essa a coinvolgere, altrimenti si sarebbe davvero potuto parlare di un album perfetto. Ma poco male… “The Gathering Wilderness” rimane un lavoro pienamente all’altezza della fama dei Primordial, che presenta comunque cinque brani del tutto splendidi e che, grazie al sostegno della Metal Blade, promette di far spiccare definitivamente il volo a questi ragazzi. Eroici!