8.0
- Band: PROFANATICA
- Durata: 00:38:36
- Disponibile dal: 22/09/2023
- Etichetta:
- Season Of Mist
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Di ritorno da un recente tour in Europa atto a pubblicizzare in anticipo l’uscita del disco, ecco che arriva per i Profanatica il momento di rilasciare il nuovo “Crux Simplex”, degno successore di “Rotting Incarnation Of God” e nuovo capitolo di violenza blasfema nella venerabile discografia di una band seminale e dalla storia pluridecennale.
Chi segue Paul Ledney fin dagli esordi negli anni Novanta, o dai primi anni Duemila in seguito alla reunion, sa che cosa aspettarsi: un ingiurioso massacro infernale guidato dalla voce e dalla batteria di Paul, rispettivamente un lacerante screaming senza pietà ed un trattore schiacciasassi che colpisce come un pugno nello stomaco.
Le tonalità cupe, ribassate degli strumenti, donano da sempre al black metal dei Profanatica un forte richiamo alla corrente death, enfatizzata in questo caso dai numerosi rallentamenti presenti nelle canzoni, come “Take Up the Cross” e “Compelled By Romans”, che grazie anche agli interventi di voce in growl, richiama alla mente realtà parallele come gli Incantation, fondati non a caso dallo stesso Ledney insieme a McEntee ai primordi del genere.
Non mancano naturalmente tirate dritte più classiche per il gruppo, basate sul tipico ritmo martellante tenuto dalla batteria, rendendo brani come “The First Fall” e “Meeting Of a Whore” delle armi devastanti da poter usare live. Fedeli a se stessi, e totalmente sprezzanti verso alcun concetto di innovazione o contaminazione, i Profanatica di oggi suonano come una versione aggiornata, e musicalmente migliorata, dello stesso spirito empio e strafottente presente nei vecchi lavori, seguendo uno spirito malvagio e letale perpetrato come veleno negli anni e che trova in questi brani la sua migliore espressione.
La grandezza di un album come “Crux Simplex” non va ricercata secondo parametri di varietà, o nel tentativo di trovate ad effetto che catturino l’attenzione, quanto al contrario nella sua totale devozione ad un’idea, un’attitudine, quasi un’ossessione che si protrae compulsivamente sempre in nuovi modi, ma che si nutre vorace sempre dallo stesso Male.
Considerati a pieno merito tra i padri fondatori del US black metal, i Profanatica continuano inarrestabili il loro cammino di distruzione album dopo album, trovando in “Crux Simplex” la possibilità di confermarsi tra i migliori esponenti black/death in circolazione, soprattutto della vecchia guardia. Non c’è spazio per la redenzione, ogni secondo che passa trasuda odio e potere come un distillato, un rituale osceno e perverso guidato dai tre cerimonieri in tunica nera che utilizzano gli strumenti per offendere e distruggere qualunque figura religiosa cristiana capiti loro sotto tiro.